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Brexit, un po’ di chiarezza per noi italiani

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Il vero clima che respirano gli italiani a Londra

Al di là degli sciocchi allarmismi che spesso si leggono sul web, la realtà dei fatti circa la Brexit è a Londra più differente di quanto si immagini. Io che lungo le strade inglesi incontro personalmente gente nuova, e italiana soprattutto, posso assicurarvi circa quale sia la reale atmosfera che si respira. Sfatiamo questo falso mito: la Brexit non spaventa più di tanto gli italiani che vivono qui. Rinforziamo però anche l’altra facciata della medaglia, ovvero che molti italiani non sanno effettivamente cosa sia e neanche lontanamente tentano di documentarsi in merito. Il clima è dunque questo: non c’è timore e non c’è informazione.

La Brexit

Il 23 giugno del 2016 il Referendum che avrebbe sancito l’uscita dall’UE da parte dell’Inghilterra ottenne esito positivo. Il “Sì” ebbe la maggioranza e si cominciò quindi il lungo travaglio di quella che sarebbe dovuto essere il fatidico Check-out di questa nazione dall’Unione Europea. Ma che tempi furono dati? Di cosa effettivamente si sarebbe trattato? La verità è che l’uscita di una nazione da un composto sovranazionale come l’UE, rientra in un discorso politico ed economico di cui il poter viaggiare, lavorare e trasferirsi sono solo una piccola parte. Questa è la ragione per cui in pochi se ne intendono. Tutto è offuscato da un contesto che non viene attualizzato. I 3 anni chiesti dagli statisti ed economisti inglesi per vagliare l’uscita occorrono per calcolare le possibili perdite economiche e di mercato inglesi. Non c’entrano unicamente i diritti umani in questa scelta.

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Manifestanti prima del referendum

Il 19 marzo 2019

Questa è la data secondo cui termineranno i tre anni richiesti dall’Inghilterra per presentare i propri documenti e ipotesi di uscita. Non è una cosa semplice, difatti possono essere chieste proroghe annuali sia da parte dell’Inghilterra stessa sia da parte dell’UE. Questa data potrebbe quindi essere spostata. Per quanto riguarda i diritti dei cittadini italiani residenti a Londra o in partenza in questo periodo, basta consultare il sito del Consolato Generale d’Italia a Londra per conoscerli. Lì, il 22 settembre del 2017, è stato rilasciato un chiaro documento che attesta la libera circolazione, il libero trasferimento e il libero diritto di lavorare a Londra per gli italiani, fino al 19 marzo 2019. Ma cosa succederà dopo?

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Cosa accadrà dopo il 19 marzo 2019?

Sempre lì è possibile leggere di quali argomenti si stia attualmente discutendo con l’Inghilterra circa la Brexit. Viene sottolineato inoltre che i tre diritti prima citati sono ancora in ballottaggio nella proposta. Potrebbero dunque restare validi nonostante la fuoriuscita. Ciò significherebbe che la Brexit non avrebbe cambiamenti significativi sui diritti di spostamento e di vita lavorativa dei cittadini europei. Diverrebbe unicamente un discorso di emancipazione politica ed economica. Saranno però questi anni a farci vedere effettivamente quali norme verranno accettate e quali no. Nel frattempo nulla cambia fino al 19 marzo 2019, se avete qualche timore… non spaventatevi. L’Inghilterra esce dall’Unione Europea, ma non dal Continente chiamato Europa.

Brexit, un po’ di chiarezza per noi italiani ultima modifica: 2017-10-20T09:32:40+01:00 da Pasquale Scalpellino

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