Rupert Everett un inglese innamorato e legato all'Italia

itLondra

ARTE Arte e cultura

Rupert Everett un inglese innamorato e legato all’Italia

Rupert Everett

Rupert Everett dall’aspetto tipicamente anglosassone, è nato appunto in Inghilterra dal Maggiore dell’Esercito Britannico Anthony Michael Everett e da Sara MacLean. La madre dell’attore inglese era a sua volta figlia del Vice Ammiraglio Sir Hector Charles Donald MacLeane, pronipote di Hector Lachlan Stewart MacLean; insignito della Victoria Cross, che è la più importante onorificenza britannica. La nonna materna di Rupert Everett, Opre Vyvyan, discendeva dai Baroni Vyvyan di Trelowarren, quindi un bell’albero genealogico! Tuttavia per quanto l’attore sia anglosassone fino al midollo, l’amore e il legame con l’Italia sono fortissimi.

Dylan Dog e il successo italiano

Rupert Everett è noto in Italia per essere stato la figura ispiratrice di un fumetto importante. Tiziano Sclavi e Claudio Villa con pennino e matita, si sono ispirati a lui per la fisionomia di Dylan Dog. La cosa l’ha molto lusingato e poi da lì a poco, Everett diventò protagonista del film “Dellamorte Dellamore” di Michele Soavi, tratto dall’omonimo romanzo. Si tratta di un film particolare, complesso, dai toni oscuri, dark e comunque affascinante. Chi lo guarda ha la sensazione di leggere un fumetto di Tiziano Sclavi, e nel caso specifico “Orrore nero”.

Rupert Everet

I toni dell’atmosfera piuttosto macabri, ideali per gli amanti del genere cupo e grottesco, suscitano brividi e paura. Nella pellicola ci sono morti che si rianimano come zombie. Tutto accade in un cimitero di un ameno paesino. Ci sono gli elementi cardine del fumetto, e questo che affascina lo spettatore che legge e vede una pellicola dark.

Dal cinema dark all’amore per l’arte italiana

Francesco Dellamorte, protagonista ideale di questo dark movie, perfetto Dylan Dog italiano che s’innamora di una bella vedova va oltre, infatti, la uccide. Nel 1987 Rupert Everett si cimenta in una pellicola molto diversa e molto complessa. Lo vediamo accanto a Ornella Muti, in un adattamento di un romanzo di Gabriel García Márquez, ovvero, “Cronaca di una morte annunciata”. L’autore britannico è diretto dal regista italiano Francesco Rosi. Il rapporto di Rupert Everett con l’Italia non finisce qui, poiché lo vediamo molto tempo dopo in Prêt-à-Porter del regista Robert Altman, del 1994. In questa pellicola lo vediamo recitare con Marcello Mastroianni e Sophia Loren, due suoi miti.

Rupert Everett

In qualche modo recita ancora con un pezzo d’Italia nel 2000 accanto alla sua adorata amica Madonna, nella pellicola “Sai che c’è di nuovo?” Non pago, nel 2001 lo vediamo in South Kensington dell’italiano Enrico Brignano.

Rupert Everett innamorato del Bel Paese e degli italiani

Ma Rupert Everett conobbe bene nel 1984 la città di Torino, dove inseguì un amore, per vivere la passione per un assicuratore appassionato di body building. Everett, ricorda ancora Torino come la “città rococò”, che è rimasta nel suo cuore, nonostante la passione sfumata. L’attore anglosassone, colto e raffinato, è stato spesso visto in musei archeologici, ville e a visitare mostre d’arte nel nostro ineguagliabile Bel Paese. Egli è stato fotografato anche a Milano, presso il Duomo, mentre studiava e ammirava alcuni antichi bassorilievi. Non è raro incrociarlo e osservarlo sfogliare vecchie edizioni di classici latini e greci in antiquari romani. Rupert Everett parla italiano in modo fluente, conosce i classici e come molti altri intellettuali britannici prima di lui, ama la cultura italiana.

Rupert Everett

Amici, emozioni e passioni hanno sempre legato Rupert Everett all’Italia. Dopo Shelley, il legame tra il mondo colto inglese e l’Italia, continua.

Rupert Everett un inglese innamorato e legato all’Italia ultima modifica: 2018-09-24T09:00:22+01:00 da simona aiuti

Commenti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top