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Galateo culturale, una chiave che apre tutte le porte

galateo culturale

Saper vivere, lavorare e far carriera a Londra

Quando si pronuncia la parola galateo oggi si rischia di apparire antiquati, galateo culturale poi, figuriamoci, ancora peggio.

L’uso delle buone maniere sembra un costume dismesso, invece molte delle regole del saper vivere (perché questo in realtà è il galateo) sono necessarie per la crescita personale e professionale di ognuno e sono un’eredità della cultura italiana più di quanto pensiamo.

Monsignor Giovanni Della Casa, a cui dobbiamo il “Galateo ovvero De’ Costumi”  è un manuale di non più di 100 pagine scritto tra il 1551 e il 1554.

L’intento era quello di educare il nipote, il giovane Annibale Rucellai,  e fu ispirato da Galeazzo Florimonte, un pio Vescovo. Come e cosa un tale argomento possa aiutare a far carriera a Londra può essere lontano miglia e secoli, ma lo stesso Giovanni ne è l’esempio migliore, come vediamo di seguito.

Nasce probabilmente a Firenze nel 1503, in gioventù diventa il classico poeta scapestrato, fa vita dissoluta e libertina. Scrive poesie licenziose, il classico tipo che nessuno vorrebbe “assumere” ma i suoi modi educati, le maniere garbate e la forma perfetta dei suoi scritti, al di là dei contenuti, gli valgono l’attenzione di mecenati dell’alta società dell’epoca. Divenne chierico e da lì la sua carriera ecclesiastica sarà fulminante.  Arcivescovo di Benevento e Nunzio pontificio, solo per citare due degli incarichi più prestigiosi ottenuti. Non divenne cardinale solo perché le sue poesie licenziose, anche se non scandalizzavano nessuno, erano un passato davvero troppo ingombrante.

Nell’istruire il giovane traspare tutta l’esperienza nel sapersi muovere in certi ambienti, nel guadagnarsi stima e rispetto, cosa essenziale all’epoca ed anche oggi  nel terzo millennio. Lavorare all’estero, specialmente in una città multietnica come Londra, conoscere il nostro galateo e quello delle altre culture non è antiquato ma fa la differenza se vogliamo crescere e migliorare sia come percorso di vita personale che professionale. Essere bene educati e non parlo del tovagliolo sulle ginocchia a tavola, significa sapersi muovere a proprio agio nelle relazioni. Nella cultura inglese il galateo, è colonna portante della carriera lavorativa. Qui verrete valutati in modo più completo, e la competenza professionale accompagnata da qualità personali e capacità di curare tutti gli aspetti della vostra persona saranno presi in dovuta considerazione.

Occorre saper vivere e trattare con ogni cultura, conoscere i loro usi e costumi,  per esempio nel galateo culturale del mondo arabo  trattare un business comporta una serie di rituali di ospitalità e buone maniere che a noi italiani possono sembrare esaustivi e noiosi,  per la cultura araba invece sono passaggi obbligatori. Nell’Islam  un visitatore è un messaggero di Dio, un “Angelo”  e con tale riguardo verrete trattati. La gentilezza di questa cultura permea tutta la loro vita, ed uno sbuffo di impazienza o un atto di scortesia, vi guadagneranno l’indifferenza e nessun tipo di rapporto d’affari degno di nota.

Esagerata? No, ve lo assicuro. Un altro galateo culturale da tenere a mente è il cinese, se a noi sembra una scorrettezza ignobile copiare, sappiate che per un uomo o donna d’affari cinese copiare e registrare all’ufficio brevetti il vostro nome e cognome come una loro proprietà editoriale è normale. Si tratta di affari, non scherzo: non date il vostro biglietto da visita se avete un’azienda e non  siete tutelati, sono inciampate in questa disavventura aziende molto grandi come la nostra “Ferrero”, che ha dovuto sborsare una cifra importante per riappropriarsi del loro copyright in Cina.

Parlando di galateo culturale non posso non citare Caterina ‘De Medici, regina di Francia moglie di Enrico II, che portò sulla tavola francese l’uso delle posate ed altri usi e costumi tipici di quella culla di civiltà che era Firenze.

Il Galateo culturale è diplomazia, buon senso, non regole stantie ed etichetta che qui a Londra sono idolatrate è vero ma solo perché essere buoni diplomatici (adeguatamente educati per gestire situazioni critiche) vi garantisce una base da cui scaturiscono stima, rispetto e considerazione nella vita e nel lavoro che si tradurranno in guadagni sotto tutti gli aspetti e questo da molto tempo prima che Monsignor Della Casa scrivesse il suo, tra l’altro divertentissimo e spiritoso da leggere, Galateo ovvero De’ Costumi. 

Un piccolo regalo di Natale con il quale sorriderete del linguaggio aulico e scoprirete che molte delle regole dettate dalle fashion blogger di oggi le aveva scritte lui nel 1554.

 

Galateo culturale, una chiave che apre tutte le porte ultima modifica: 2017-12-08T15:00:38+00:00 da Mara Austen Diamanti

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