Enrico VIII e lo scisma dalla Chiesa di Roma: una divisione causata dai capricci e gli appetiti sessuali di un uomo o la Brexit è qualcosa che sta nel DNA inglese?
La storia accomuna Roma e Londra, i destini di queste due città sembrano incrociarsi indissolubilmente nei secoli.
Oggi tra qualche sorriso, possiamo dire che Londra con la presenza massiccia di italiani, sembra di nuovo una colonia dell’impero romano dal quale è stata fondata. Ma come è stato possibile che Enrico VIII, monarca inglese vissuto nel 1500 che regnò per quasi quarant’anni , devoto fino ad essere proclamato “Difensore della fede” abbia potuto rompere i rapporti con Roma e di conseguenza con l’Europa?
Le cose già andavano maluccio da qualche anno, i venti della riforma protestante già investivano il mondo anglosassone e lo spirito di ribellione insito negli inglesi aveva cominciato a scuotere ed accendere animi. Il desiderio di autonomia da Roma e dal potere temporale del papa si facevano sentire. Vi ricorda qualcosa?
Enrico VIII iniziò a preoccuparsi quando il matrimonio con Caterina D’Aragona, vedova di suo fratello, non dava i frutti sperati, ovvero un erede al trono maschio. L’arrivo a corte di Anna Bolena, spirito ribelle e forte, capace di tener testa a Enrico, diede fuoco alle polveri.
Il re aveva molti amori. la caccia, il cibo e le donne, amava gli eccessi e non se ne faceva un problema. La buona vita cristiana per lui probabilmente significava andare a Messa cinque volte al giorno, ovviamente si sbagliava.
Tra le amanti aveva anche la sorella della stessa Anna, che gli aveva dato il desiderato figlio maschio, ma essendo illegittimo non poteva succedere al trono.
Buffo pensare come si risolvono gli eventi nella storia, Enrico, per poter sposare Anna, che mai si piegò ad essere la sua amante come la sorella, scatenò un caso diplomatico ed internazionale per l’epoca. Chiese di annullare il matrimonio con Caterina, principessa della cattolicissima Spagna, il papa ovviamente non ci pensava neppure, Enrico VIII non ebbe un approccio prudente alla questione, la relazione con Anna era cosi passionale da essere troppo offensiva per la regina Caterina più di qualsiasi altra amante passeggera del marito. Enrico era sinceramente affezionato alla moglie, non riusciva però a muoversi tra gli intrighi di corte, la politica e la passione per Anna.
Caterina si appellò al papa, Anna non cedette ad Enrico, che si rifiutava in coscienza (Ne aveva pur una) di “Sottoporre alla tortura dell’umiliazione con l’annullamento una brava donna come Caterina”
Alla fine decise di vedersela direttamente con Roma e separarsi definitivamente dalla Chiesa Cattolica, fondando la chiesa Anglicana e sposò Anna. Ma non andò bene.
Lo scisma provocò in ogni caso un terremoto, in quanto neppure il matrimonio con Anna gli diede un erede maschio, ma una bambina di nome Elisabetta. Per lei Enrico fu costretto a cambiare la legge sulla successione al trono, fino a quel momento destinata solo ai maschi. Il motivo era che Anna Bolena, regina d’Inghilterra si rifiutò di mettersi da parte con un altro annullamento matrimoniale, era disposta a tutto affinché sua figlia Elisabetta rimanesse figlia legittima. Con lei Enrico non ci andò leggerò, la condannò a morte e fu ghigliottinata, cercò è vero, di convincerla fino all’ultimo momento ad accettare la grazia in cambio della nullità, ma la Bolena fu irremovibile.
Enrico ebbe un solo maschio che regnò poco, perché era debole e cagionevole di salute.
Elisabetta diventò la prima regina inglese, seguita nella storia da Vittoria e oggi da Elisabetta II, tre grandi regine hanno portato alla potenza ed alla ricchezza il trono inglese.
Ironia della sorte, proprio da quelle figlie femmine che Enrico III non avrebbe mai voluto.