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Carlo Urbani, scoprì la Sars salvando il mondo dalla pandemia

Carlo Urbani il medico che sacrificò la vita

«Sono cresciuto inseguendo il miraggio di incarnare i sogni. Ho fatto dei miei sogni, la mia vita e il mio lavoro.» Queste sono le parole di Carlo Urbani, medico microbiologo. Italiano, lavorava per l’Oms, organizzazione mondiale della sanità e per primo individuò la Sars, la polmonite atipica, “antenata” del nuovo coronavirus il Covid-19.

Carlo Urbani -Laboratorio Di Ricerca- Specializzato in malattie infettive

Carlo Urbani, sacrificò la sua vita sul campo della scienza

Nato nel 1956 in provincia di Ancona si laurea in medicina e si specializza in malattie infettive e tropicali all’Università di Messina. Fu la prima persona ad identificare la Sars (Sindrome respiratoria acuta grave). Un’epidemia esplosa in medio oriente agli inizi degli anni 2000. La Sars provocò 775 vittime tra cui egli stesso.

Il paziente zero ad Hanoi

Ad Hanoi Carlo Urbani identificò il primo caso di sars

Il 28 febbraio 2003, un uomo viene colpito da una polmonite atipica, viene ricoverato presso l’ospedale di Hanoi. Urbani viene immediatamente contattato dall’ospedale e subito vi si reca. Il medico, a differenza del resto dello staff presente, capisce di trovarsi di fronte a una nuova malattia e che la situazione è critica. Lancia dunque l’allarme al governo e all’organizzazione mondiale della sanità, riuscendo a convincere le autorità locali ad adottare misure di quarantena.

Carlo Urbani aveva contratto il virus

Mentre andava a tenere una conferenza sulla nuova malattia, accusò i sintomi della malattia. Era in volo quando chiamò le autorità “Fate arrivare un’ambulanza ed isolatemi, perchè sono infettivo“. Morirà dopo 19 giorni. Dedito sempre alla salute altrui, ai colleghi accorsi da tutto il mondo al suo capezzale, chiese di prelevargli i tessuti dei polmoni e studiarli. Grazie a lui e al suo protocollo, oggi siamo in grado di fronteggiare questo tipo di malattie.

Carlo Urbani un alto profilo professionale e umano

Entra nell’Organizzazione mondiale della sanità come consulente, grazie alla sua esperienza nel campo delle malattie infettive. Ricopre il ruolo di consulente dell’OMS per il controllo delle malattie parassitarie nel Pacifico occidentale. In Cambogia per conto di Medici Senza Frontiere ha come primo incarico il controllo delle malattie endemiche. Si sposta nei villaggi, ed insegna alla popolazione come prevenire le malattie infettive. la minaccia dei Khmer Rossi, lo costringe a viaggiare con la scorta ma questo non lo fa desistere dalla sua missione.

I Betacoronavirus il ceppo della Sars

L’analisi genetica del Covid-19 conferma la stretta parentela del nuovo coronavirus con il virus della Sars, entrambi quindi appartengono alla grande famiglia dei betacoronavirus. Chiamato agli inizi di Novembre Dicembre SarsCoV2, ha mutato nel momento del primo contagio da uomo a uomo e quindi ridenominato Codiv-19. Per chi non è uno scienziato è difficile comprendere questi passaggi che appartengono alla genetica. Ma quel che è certo è che solo gli scienziati come Carlo Urbani, sono gli unici che possono darci linee guida.

L’onore di ritirare il Nobel per Medici senza Frontiere

Carlo Urbani è stato un medico che oltre a lavorare per L’Oms faceva parte di numerose associazioni di volontariato, prima fra tutte Medici senza Frontiere, della quale era il presidente della sezione italiana, per conto della quale ritirerà ad Oslo il premio Nobel per la pace nel 1999. Destinerà i soldi alla creazione di un fondo per l’accesso ai farmaci da parte delle popolazioni più povere.

Professor Carlo Urbani
Il Professor Carlo Urbani

Il riconoscimento al suo lavoro

Il ceppo di coronavirus responsabile della SARS, individuato da ricercatori del Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta e delle varie università di Vietnam e Cina, è stato denominato Urbani in memoria del medico italiano. Grazie alla sua prontezza, pochissimi furono i decessi in Vietnam, che fu il primo paese a dichiarare la Sars debellata. Il ministro della salute Vietnamita gli conferì due medaglie d’onore alla memoria. Secondo L’OMS, l’intervento mirato ed immediato di Carlo Urbani, contribuì a salvare migliaia di vite in tutto il mondo.

Carlo Urbani, scoprì la Sars salvando il mondo dalla pandemia ultima modifica: 2020-02-25T15:47:20+00:00 da Mara Austen Diamanti

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