Ugo Foscolo a Londra, una storia avvincente che ci racconta le intense vicende di un grande italiano la cui tomba londinese oggi è vuota. Il cenotafio del poeta si trova nel cimitero di Chiswick, dietro la Chiesa di St. Nicholas, poco lontana dal centro della capitale, nel quartiere di Turnham Green.
Foscolo a Londra
Inquieto, indomito, immenso, adamantino, il Foscolo era poeta di grande temperamento; le sue spoglie ricevettero sepoltura proprio in questo luogo. Nel 1871 i suoi resti mortali furono poi trasferiti nella Basilica di Santa Croce a Firenze, annullando quella distanza dalla patria che la scelta dell’esilio aveva imposto. Il poeta dei Sepolcri era quindi un emigrato a Londra nel 1816, a quasi quarant’anni.
Era profondamente deluso dalla situazione dell’Italia, unita, ma degradata a potenza di secondo piano e controllata in gran parte dalla casa austriaca degli Asburgo. La profonda ferita inferta al suo patriottismo era difficilmente sanabile per il suo orgoglio. Pertanto si risolse a lasciare il Paese. Riuscì a farlo poiché era nato a Zante, che era un protettorato britannico. Aveva anche delle conoscenze altolocate, che lo fecero approdare in Inghilterra.
La tomba vuota
Sfugge così alle grinfie del governo austriaco, contro il quale aveva combattuto strenuamente durante le guerre napoleoniche. Foscolo arrivato in Inghilterra nel 1816, soggiorna a Londra in Leicester Square e successivamente si trasferisce a Soho. Qui è accolto con onore, preceduto dalla sua fama di grande scrittore indipendente e di immenso patriota impegnato nella difesa della libertà della sua terra. Tuttavia, trascorre i primi anni in terra inglese privo di una rendita regolare.
Conduce una vita al di sopra delle proprie possibilità nonostante l’aiuto di vari mecenati e i guadagni della professione di critico letterario e saggista. Era un po’ tirato da una parte e dall’altra per via del suo temperamento istrionico e attraente. E’ già nel 1822 Foscolo va a vivere con la figlia Floriana, nata dalla relazione con Sophia Hamilton in Francia. Vive nel Digamma Cottage, abitazione lussuosa vicino Regent’s Park; una dimora al di sopra delle sue reali possibilità.
Dal lusso all’estrema povertà
Nel frattempo, anche per far fronte alle spese crescenti, il poeta intensifica la sua attività di saggista e giornalista; ma il guadagno non è sufficiente a colmare i numerosi debiti ormai contratti dallo scrittore un po’ ovunque. I creditori erano tanti e spesso bussavano al suo portone. All’inizio del 1824, assillato dai creditori, è costretto ad abbandonare la sua casa; ahimè si trasferisce sotto falso nome in una modesta e anonima camera in affitto.
Foscolo inizia a condurre una vita appartata, compiacendosi della sua solitudine dedicata allo studio e alla scrittura. Diventa anche insegnante di italiano in un istituto femminile di giovinette che sognavano di fare il Grand Tour. Poco tempo dopo, nel 1827 Foscolo si trasferisce a Chiswick nel sobborgo londinese di Turnham Green; dove trascorre gli ultimi giorni della sua vita ormai affetto da una grave patologia biliare. I luoghi dove visse a Londra sono ben conservati e identificabili e vale la pena farci un salto. Ricordiamo le sue parole: “Tu non altro che il canto avrai del figlio, / o materna mia terra; a noi prescrisse / il fato illacrimata sepoltura” (A Zacinto, vv. 12-14).
Come aveva predetto nei Sonetti, il poeta morì in terra straniera.
