Animali rari nel Tamigi, una piacevole scoperta. Dobbiamo considerare che nel ’57, tanto erano alti i livelli d’inquinamento che il fiume, era stato dichiarato biologicamente morto. La natura però ha un suo modo di sopravvivere e d’impadronirsi dei territori metropolitani che ha dell’incredibile.
Animali rari nel Tamigi
Luoghi che sembrano troppo inquinati, cementificati e poco adatti ad animali selvatici, spesso sono invece popolati dalle creature più impensabili. Se guardiamo il Tamigi, vediamo un fiume molto sporco e inquinato. Eppure un buon osservatore può scorgere molte specie animali viverci, ma addirittura vi sono degli animali selvatici che si credeva del tutto scomparsi.
Questo fiume bistrattato, è più vivo che mai e lo dimostra ad esempio il ritorno delle focene. Al riguardo la Zoological Society of London, ovvero la società inglese che porta avanti lo studio degli animali in libertà, ha potuto appurare questa piacevole presenza. Le focene, originarie delle acque britanniche, sono mammiferi marini acquatici del tutto simili ai delfini, che però non si vedevano più da molto tempo. Basti pensare che nel 1800 si vedevano numerosi esemplari nell’estuario del fiume. Poi la rivoluzione industriale, l’intorbidirsi delle acque per l’inquinamento hanno allontanato questa specie.
La martora e le focene
Va detto comunque che grazie a diversi progetti di ripristino ambientale e di conservazione del fiume, moltissimi animali hanno ricominciato a popolare le acque del Tamigi. Chi ha il compito di monitorare queste fredde acque, in questi ultimi anni ha potuto constatare la presenza di diversi squali; ma anche cavallucci marini, anguille e centinaia di specie di pesci.
I rilevamenti sono stati una trentina, e possiamo dire con certezza che ci sono stati almeno sedici esemplari che hanno “sguazzato”, negli ultimi tempi in queste acque. Al riguardo, sembra probabile che queste specie di delfini nel Tamigi siano indicative dell’importanza degli estuari del Regno Unito per le focene portuali in generale. Le acque sono meno inquinate e comunque molte specie si sono bene adattate anche al mutamento di temperatura di queste acque. Del resto gli avvistamenti dei delfini comuni, che vivono anche nel Mediterraneo per capirci, non sono rari a Londra.
Progetto London HogWatch dell’ente benefico Zoological Society of London
Al riguardo, si parla di soli quattrocento in dieci anni e almeno tre negli ultimi mesi. Un delfino è emerso in zona Limehouse e lo hanno chiamato Cecil. Un altro delfino è stato visto anche a Richmond, Putney Bridge, Kew and Richmond. Ma non è tutto, perché dopo più di un secolo sono apparse anche le martore. In questo caso ci troviamo a due passi da Londra. Si tratta di una martora europea; un esemplare che addirittura è in via d’estinzione in quella zona. La martora è un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia Mustelidae.
Provvidenziali sono state le riprese video di alcune telecamere nascoste in una zona boschiva di Kingston upon Thames, a sud-ovest della capitale. In quell’area in realtà si voleva monitorare il movimento della popolazione locale di ricci. Lo si faceva attraverso il progetto “London HogWatch” dell’ente benefico Zoological Society of London.
Kingston upon Thames e animali rari nel Tamigi
Per capirci è molto simile all’ermellino ma grande come un gatto. Ha la pelliccia piuttosto bruna-castana con una macchia chiara sul petto. Sembra un po’ un furetto, ma è meglio fare attenzione. L’esemplare ha denti aguzzi con i quali riesce a mangiare sia piccoli mammiferi, uccelli e insetti che bacche, noci e miele. L’avvistamento ha scatenato grande stupore ma. come è noto, molte specie selvatiche si stanno adattando a zone metropolitane; soprattutto per via del cibo che trovano.
