Ciociari in Scozia: l'incredibile epopea del gelato - itLondra

itLondra

CIBO ITALIANI A LONDRA

Ciociari in Scozia: l’incredibile epopea del gelato

Ciociari in Scozia - Edimburgo - Edimburgo e i gelatai

Ciociari in Scozia, una storia di almeno duecento anni. Dall’Alta Terra di Lavoro borbonica, in una valle appartata che nessuno nel nord Europa conosceva, sono partite tante “genti italiche”. Si è trattato davvero di un’epopea incredibile e i gelati ciociari hanno rallegrato non solo la Scozia ma l’intero Regno Unito.

Ciociari in Scozia

Molti sono stati inviati come venditori di gelati per strada. Ancora oggi la popolarità del gelato in un paese che non ha spesso un clima caldo significa che il gelato è ancora considerato un trattamento speciale per gli inglesi. Per le strade di grandi città come Londra, Glasgow, Manchester, gli uomini sfornavano la miscela di gelato al mattino e portavano il carretto in strada per la giornata, gridando in italiano ‘Gelati, ecco un poco!’ (gelato, prendine un pezzetto).

Ciociari in Scozia - Carrettino dei gelati

È per questo motivo che si sono guadagnati il ​​soprannome di “hokey pokey men” poiché le persone non sapevano cosa stessero gridando. Non sapevano parlare inglese. Il gelato divenne noto come hokey pokey in molte aree. Da località e frazioni isolate ai piedi del Monte Meta, o sulle Mainarde, da S.Biagio Saracinisco, San Giuseppe o Immoglie. Ma anche Serre, San Gennaro e frazioni di Picinisco, Cerasuolo, Mastrogiovanni e Mennella.

Gelatai ciociari in Scozia

Così come frazioni di Filignano, Cardito di Vallerotonda, Vallegrande, Agnone di Villalatina, Casalattico, Gallinaro, Atina. Sono nomi che ancora fanno storia, suscitano emozioni e nostalgia. Da lì sono partiti non solo famiglie, ma anche bambini da soli. Sono arrivati in Scozia, Irlanda, Parigi e Londra. La fame, la miseria, i soprusi e le vessazioni del potere; ma anche la coscrizione obbligatoria e più tardi, la palingenesi napoleonica, furono all’origine di un lento e costante e sempre più emorragico esodo.

Ciociari in Scozia - Foto Originale di gelatai

Iniziò dunque l’emigrazione, dapprima al di là dei Monti Aurunci, Ausoni e Lepini, la Palude Pontina e verso Roma. E poi oltre, al di là delle Alpi, talvolta con viaggi estenuanti. Nasce l’emigrazione, quella autentica, italiana e riconoscibile. Tutti avevano una storia, dei documenti stropicciati, una lettera di presentazione, un contratto o un indirizzo. Erano le ultime decadi del 1700 e nella Valle di Comino, la diaspora era solo agli inizi.

Fish and chips

Cento anni più tardi sarà molto più corposa. In Inghilterra sono stati tanti di questi uomini a far conoscere il gelato anche nelle località più remote. Ancora oggi in tutta la Scozia e nelle grandi città inglesi, s’incontrano i discendenti di coloro i quali impiantarono delle attività nuove.

Ape Piaggio - Ape Verde dei gelati

Negli stadi, davanti alle scuole, nei luoghi di affollamento, vi sono ancora furgoncini dei gelatai, tutti ciociari. Sono loro che hanno diffuso in maniera capillare anche i locali di ristorazione del fish and chips; oltre che della diffusione del gelato in tutta la Scozia e a Dublino. Ancora oggi il monopolio per così dire di tali attività è nelle mani dei ciociari discendenti dai pionieri di allora. E come ricordato, pur rappresentando solo una nicchia ed un segmento dell’immenso fenomeno migratorio, è quasi incredibile il numero di professionisti, artisti, attori, professori universitari e scienziati di origine ciociara.

Emigrazione ciociara in UK

Quanti oggi sono nei musei, nelle fondazioni, nelle accademie, nelle organizzazioni scientifiche? E ancora quanti atleti o imprenditori vi sono! In ogni caso, il gelato fino ad allora era riservato alle classi abbienti e sconosciuto alle altre. Era qualcosa di costoso ed esotico per i paesi nordici. Nella Gran Bretagna del XIX secolo, il gelato era davvero un lusso concesso solo ai reali e ai favolosamente ricchi.

Ciociari in Scozia - triciclo bianco Ombrellone

Ma per gli italiani il gelato fatto in casa era facile da fare usando solo latte e ghiaccio. Molti italiani sono diventati quindi esperti gelatieri. Per gli inglesi delle classe media, il gelato non era più un prodotto di lusso. Con l’afflusso di immigrati italiani verso la fine del secolo tutti potevano assaggiarlo. I poveri immigrati italiani si stabilivano per le strade del Regno Unito con un semplice frullatore di gelato. Ciò consentiva di consumare il gelato per strada ed era conveniente.

Ciociari in Scozia pionieri gelatai

Il gelato poco a poco ebbe sempre più seguaci, grazie ai ciociari che gradualmente ne diffusero l’uso e consumo. La tradizione dei venditori di gelato per le strade del Regno Unito resiste ancora. Oggi in tutta la Scozia tutte le gelaterie e altri locali simili, come pure tutti i furgoni e camionette che si vedono in giro, sono di ciociari. Sono davanti alle scuole o nei luoghi di ritrovo e nei campi sportivi, in qualsiasi stagione dell’anno, e recano ben evidenti i nomi ben noti dei ciociari. Questi proprietari di catene hanno formato e aiutato altri italiani a mettersi in proprio. La portata di questa crescita era incredibile. Nel 1903 c’erano 89 negozi a Glasgow. Nel 1904 erano 184 e nel 1905 si stima che ci fossero 336 gelaterie in città. A questo punto c’era una popolazione italiana a Glasgow di circa 5000 abitanti.

Ciociari in Scozia: l’incredibile epopea del gelato ultima modifica: 2022-08-22T09:33:39+01:00 da simona aiuti

Commenti

Subscribe
Notificami
1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Julieta B. Mollo

👏

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top
0
Would love your thoughts, please comment.x