Giuseppe Garibaldi
Parlare di condottieri e personaggi storici italiani di importanza invalicabile, ci conduce automaticamente a discutere di Giuseppe Garibaldi. Vissuto tra il 1807 e il 1882, è considerato come uno dei più importati generali e personaggi di grande influenza per il Risorgimento italiano. Celeberrima fu la sua spedizione dei Mille, che tutti conoscono e che servì per unire il Regno delle Due Sicilie con il nascente Regno d’Italia grazie agli ideali d’Unità dell’epoca. Col tempo la sua figura è stata oggetto di ambiguità, poiché molti storici e storiografi moderni hanno etichettato quest’uomo come un semplice rivoluzionario. E le rivoluzioni, storicamente parlando, non sono mai viste in maniera positiva. Ma questo cosa c’entra con l’Inghilterra? Cosa ha a che fare Londra con tutto ciò? Forse è proprio questo paese che può farci capire la reale figura di quell’uomo così importante per l’Italia.
Garibaldi viene invitato a Londra
Correva l’anno 1864, periodo relativamente tranquillo dopo la già avvenuta spedizione dei Mille e la vicenda dell’Aspromonte. Dall‘Inghilterra, e più precisamente da Londra, arriva un invito per il generale italiano di far visita alla terra inglese. Garibaldi era un personaggio di una fama indiscutibile in Italia, ma come sarebbe stato accolto in una terra straniera così distante? Il viaggio e l’accoglienza furono più sorprendenti di quanto si possa immaginare. Un piroscafo messo a disposizione interamente per lui lo venne a prelevare per condurlo in Inghilterra. Lì fu invece un treno speciale attrezzato unicamente per lui a condurlo a Londra in 6 ore. Il treno era completamente rivestito di bandiere italiane. La cosa più sconvolgente però, fu che a Londra si trovavano 500mila persone ad attenderlo. 500mila inglesi che aspettavano il nostro Garibaldi.
La figura di rivoluzionario e la figura di uomo
Nonostante la Regina Vittoria fosse contrariata dall’accoglienza riservata al generale italiano, gli inglesi lo adoravano. Era in fondo un uomo rivoluzionario che era andato contro la struttura politica ed interna del proprio Paese, perché il popolo londinese lo adorava? La risposta è molto semplice e va ricercata nell’uomo che fu Garibaldi. Egli fu innanzitutto un generale, ovvero un uomo che non fu solo un politico ma anche un combattente e un patriota della propria nazione. Non era solo un uomo di parole e carisma, era anche un uomo di fatti e lotta in prima linea. Gli inglesi che lo apprezzavano erano sia duchi che domestici. Sia ministri che operai. Garibaldi andò infatti sia a cena con il Primo Ministro, che alle riunioni del proletariato.
La nostra storia
A volte noi italiani siamo così certi della nostra storia che finiamo per distorcerla. Difatti Garibaldi è uno dei nostri personaggi più celebri, ma spesso viene dimenticata la sua reale personalità. Però è proprio vivendo all’estero che possiamo capire la realtà dei fatti e della nostra cultura. Sono gli altri paesi a guardarci per ciò che siamo realmente. A Londra Garibaldi fu accolto e elogiato per ciò che era, ovvero un uomo rivoluzionario sì, ma anche un vero patriota ed un uomo di profonda umiltà.