Il culto per la casa che unisce entrambe le culture
Se esiste un comune denominatore tra Italia e Inghilterra sicuramente è la passione per la casa e il relativo mondo che la circonda. L’architettura dei due Paesi è diametralmente opposta. Fatte salve le antiche fondamenta, per motivi di clima e cultura siamo all’antitesi. Ma c’è qualcosa che ci unisce ed è l’amore, a volte eccessivo, come quello per i pavimenti!
Chiunque vive a Londra sa
Quando entri in una casa inglese devi subire la gentile ma ferma richiesta di toglierti le scarpe. Ora, che gli inglesi non siano un popolo fissati con la mania delle pulizie come noi italiani è cosa nota. Ma su due cose non transigono. Togliere le scarpe quando entrano in casa e i soprammobili tirati a lucido.
Tutto questo mi fa tornare alla mente le case delle nostre vecchie zie. La mia si chiamava Concetta. Chi non ne ha avuta una, ricordate? Quando arrivavi dovevi indossare le “Pattine”. Uno strano incrocio tra pantofole e pattini appunto, a cui nessuno poteva sottrarsi. Poi venivi ricevuto in salotto le cui poltrone e divani erano ancora avvolti nel cellophane e circondato da soprammobili, bambole e fotografie di famiglia. Anche se eri un bambino capivi che muoversi era praticamente fuori discussione, perché un’occhiata dei tuoi genitori ti relegava a compagno dei soprammobili. Rimanevi lì immobile con le pattine ad ammirare il pavimento lucido e sacro.
Ora quando entro in una casa inglese, respiro la stessa atmosfera della casa di zia Concetta, e ho messo in borsa le mie pantofole italiane da “visita”.
Vi consiglio di fare come ho fatto io
Humor inglese a parte, la casa qui è davvero adorata. Come lo erano le nostre quando a curarle erano le mamme, zie e nonne. A partire dalla cura maniacale dei famosi giardini, che siano piccoli o grandi sono praticamente un tempio per gli inglesi. L’arredamento ed il corredo di una casa inglese fanno comprendere che il conforto del tornare a casa per una famiglia in Inghilterra è pari a quella di un lord. Ogni oggetto di cui è piena la casa è stato comprato con lo scopo esclusivo di elevare la qualità della vita delle persone. Essendo un Paese a vocazione climatica fredda stare bene in casa è molto importante. Il padrone di casa qui, tanto per fare un esempio, inteso come proprietario dell’immobile di chiama “Landlord” e questo dovrebbe dare la misura di come stanno le cose dal punto di vista culturale.
La famosa privacy inglese è tutt’ora un magnifico diritto
Tradizionalmente a piano terra le case, molto spesso non hanno tende e mai le imposte. Quindi la sera se passeggi, puoi tranquillamente vedere le cucine ed i salotti illuminati con dentro gli abitanti che leggono o cenano. Nessun inglese o abitante del nord europa in genere, si sognerebbe di sbirciare dentro casa. Io si invece, perché primo sono italiana e dunque curiosa. Ogni volta penso a quanto sarebbe impossibile questa mancanza in Italia.
Nel nostro Paese siamo abituati chiudere imposte e battenti al primo calar del sole. Qui i tetti spioventi, a prevenire il peso della neve, lasciano spazio a deliziose mansarde in cui quasi sempre alloggiano le camere dei ragazzi. Le cucine hanno sempre finestre con vista sul giardino. È come a volere sottolineare l’importanza di questo spazio. Non esistono persiane che possano ostacolare la luce e il sole, di cui questo Paese sente tanto il bisogno ed il desiderio da suscitarmi tenerezza. Ciò mi fa ricordare che io ho avuto la fortuna di crescere in un Paese che del sole se ne può fare un vanto. E questo sole noi italiani ce lo portiamo dentro come un bagaglio naturale, forse più che culturale, ovunque andiamo.