Marcus Rashford, un giovane calciatore inglese, è riuscito a far cambiare idea al governo inglese, e non è stato necessario smuovere folle e mobilitare flash mob oceanici, poiché è bastata una lettera.
Marcus Rashford
Il ventitreenne atleta, è riuscito in una nobilissima impresa, dandoci una grande lezione, semplicemente perché non ha scordato chi è e da dove viene. Esiste una Nazione nel nord Europa, in cui un calciatore di umili origini, con un’intelligenza brillante e un cuore che batte nel petto, scrive una lettera aperta al governo.
Gli chiede con sincera umanità di cancellare una misura che affamerebbe 1,3 milioni di bambini, e la spunta. Grazie all’iniziativa promossa da Rashford oltre un milione di bambini, potranno continuare a godere di pasti gratuiti anche nei mesi estivi, e non è poco. L’Inghilterra vive grandi problematiche sociali e senza quei buoni pasto, il contraccolpo sarebbe stato terribile. L’attaccante in forze al Manchester United, storica e gloriosa squadra inglese, e anche della nazionale inglese scrive quindi una lunga e commovente missiva.
Marcus Rashford e i buoni pasto
Ricorda la sua infanzia povera, sottolineando come sarebbe stato tutto più facile per lui e per altri bambini, se avessero avuto più libri e più mezzi. Marcus si rivolge al governo, rammentando le gravi difficoltà di centinaia di famiglie, come quella da cui viene lui. Tutto questo, dopo essersi adoperato a raccogliere circa 20 milioni di sterline per sostenere le famiglie in difficoltà nei giorni più critici dell’epidemia in UK.
In un primo momento il Dipartimento per l’istruzione aveva però risposto negativamente, confermando il ritiro dei buoni pasto, ma era solo il primo tempo. Rashford, che ha preso il latte materno a bordo campo, ha ben speso l’intervallo di quella partita e sapeva di poterla vincere al novantesimo. Marcus ha sostenuto la sua iniziativa, raccogliendo consensi nell’opinione pubblica, in un lasso di tempo che è sembrato un quarto d’ora. Ma al fischio del quarantaseiesimo, aveva già la vittoria in tasca.
Manchester United
Il giorno dopo la pubblicazione della lettera, Rashford ha parlato direttamente con il primo ministro Boris Johnson, che ha testé accolto le sue richieste. In una conferenza stampa organizzata in giornata, Johnson ha affermato: “Ho parlato con Marcus Rashford, mi sono congratulato con lui per la sua campagna – di cui, a dire il vero, sono venuto a conoscenza soltanto oggi, e lo ringrazio ancora per quello che ha fatto”.
Dobbiamo sottolineare che se i buoni pasto fossero stati sospesi definitivamente, un milione e trecentomila bambini, sarebbero rimasti senza cibo. Ciò perché la mensa scolastica è, l’unico pranzo su cui possono contare. Le ripercussioni che l’epidemia ha e avrà ancora sulle famiglie già in difficoltà non è da sottovalutare, anzi. Il giocatore, ha lungamente spiegato le ragioni della sua iniziativa. Anche lui è stato fra i bambini che in passato hanno potuto beneficiare dei pasti gratuiti.
Boris Johnson
Anche lui è cresciuto da solo con la madre in una situazione di povertà a sud di Manchester. Fuori dall’Inghilterra non tutti sanno che per molti bambini cresciuti in famiglie povere, infatti, il pasto fornito dalle mense scolastiche è l’unico completo e di qualità della giornata. Rashford, calciatore professionista, è molto impegnato nel sostenere le famiglie in difficoltà durante questo periodo e lo fa da una posizione di grande successo. Gioca nel Manchester United da quando aveva sette anni, e si è sempre distinto. Marcus è il più giovane marcatore europeo nella storia della squadra, con 18 anni e 117 giorni; e il più giovane anche nella storia della nazionale maggiore inglese.