Londra è stata dichiarata il primo parco nazionale urbano al mondo. La notizia era stata diffusa all’inizio dell’anno, ora è ufficiale. Il 47% della capitale attualmente è coperto da aree verdi, l’obbiettivo è superare il 50%.
Una città che pensa al futuro
Vi è mai capitato di confrontare la capitale londinese con altre città più appetibili dal punto di vista della qualità della vita? Da oggi sappiate che vivete dentro un parco nazionale! Mentre siamo costretti a ripensare gli spazi urbani in vista dei cambiamenti climatici, Londra è già nel futuro. Se Parigi si accorge solo ora di dover inserire nel nuovo piano regolatore il verde urbano, se New York può contare solo su Central park come unico polmone verde cittadino, Londra con i suoi parchi è gia avanti.
In prima linea nella difesa ambientale
E’ stata la prima capitale a dichiarare l’emergenza climatica e se vi guardate intorno tra piste ciclabili, parchi e corridoi di fiori per salvare le api, non si può negare che questa città di 8 milioni di abitanti ce la sta mettendo davvero tutta.
Londra è il primo parco nazionale urbano al mondo
Ricordate il parco nazionale americano di Yellowstone, con l’orso Yoghi e Bubu? Bene, dimenticateli, c’è una nuova concezione di parco nazionale. L’iniziativa è stata lanciata nel 2014 quando il geografo Daniel Raven Ellison ha avuto l’idea con il sostegno della Queen Mary University. Da allora numerose associazioni ed organizzazioni si sono mobilitate per raggiungere l’obbiettivo. Il sindaco di Londra Sayd Kahn aveva dichiarato di voler trasformare Londra nella città più verde del mondo ed ha concretizzato definitivamente la campagna di Daniel Raven.
L’impresa è riuscita: Londra è il primo parco nazionale urbano
Dal 2014 ad oggi organizzazioni, università e media, tra cui The Guardian e la BBC, hanno sostenuto l’iniziativa, migliaia le firme raccolte. Con la capacità tipica degli inglesi di fare ed essere comunità, ogni cittadino londinese ora è consapevole di abitare un territorio in cui la sostenibilità è un must. Il sindaco Sadiq Khan è molto attivo nel rendere Londra all’avanguardia e i londinesi consapevoli nel dover riorganizzare le risorse. Asfalto in plastica riciclata, rifiuti differenziati, acqua distribuita in una rete di fontane pubbliche, tutto può e deve essere sostenibile e il comune ha stanziato ulteriori fondi per 9 milioni di sterline per ampliare il verde urbano per superare la soglia del famoso 50%.
A proposito di plastica
Il comune ha inoltre stretto un accordo con catene di locali e bar, in modo che tutti noi e i turisti possiamo avere la possibilità di riempire le bottiglie d’acqua senza doverle buttare e ricomprare di nuove. Il progetto ormai è lanciato verso il futuro, le scuole sono attori principali sulla scena, invitate a creare nuove attività all’aperto e programmi di educazione ambientale.
Green è di moda
Oltre alle iniziative pubbliche si mobilitano anche i privati e si stanno moltiplicando le iniziative contro lo spreco. Le varie catene di bar, supermercati e ristoranti stanno rispondendo alla nuova sfida del millennio: la gestione delle risorse. Per esempio con App come Too good to go per combattere lo spreco alimentare, che promuove a prezzi stracciati, la vendita di magic box con cibo a sorpresa. Cosa che ha fatto letteralmente impazzire il Regno Unito. Dobbiamo condividere e risparmiare. Proprio ieri infatti, 29 luglio 2019, abbiamo raggiunto l’Overshoot, cioè il momento in cui sul nostro pianeta abbiamo esaurito tutte le risorse. Non c’è più tempo, l’anno zero è arrivato.