FastucUP arriva in modo dinamico, presentandosi con una piattaforma digitale sfruttando la tecnologia moderna, per proporre la vendita dei migliori prodotti biologici siciliani. L’ispirazione giunge da una necessità assoluta che è imprescindibile oggi, ovvero l’utilizzo della moderna tecnologia digitale. Tuttavia il guizzo e l’illuminazione, possono arrivare in qualunque luogo, anche se ci si trova, come in questo caso in un’altra isola molto lontana dalla Sicilia.
FastucUP
Al riguardo abbiamo parlato con Mariangela Galante CEO e Co-Founder del progetto in divenire poichè, per l’appunto, l’idea è nata mentre passeggiava su Tower bridge, a Londra. D’improvviso è arrivata l’ispirazione per abbattere le distanze; perfezionandosi a Roma e, di fatto, concretizzandosi in Sicilia. Ciò è potuto accadere, poiché Mariangela ha due soci, Francesco Riggi, responsabile IT e Flavio Meloni business Strategist.
Alla fine, quello che conta anche online è la sostanza che qui non manca, poiché i prodotti proposti sono eccellenze locali di massimo valore. Parliamo di pistacchi, mandorle, vini pregiati, oli e vari prodotti dolciari e caseari. Il progetto è stato quindi sviluppato dai tre soci in sinergia; ognuno con specifiche competenze. I fondatori di FastucUp si conoscono da circa un decennio, e avendo sviluppato competenze differenti infine hanno partorito l’idea che si sta dimostrando vincente.
Pistacchieto
Una delle ricchezze ispiratrici del progetto è stata una “fastuchera” che è l’equivalente di un pistacchieto di cui è comproprietario Francesco Riggi, uno dei soci fondatori. Al riguardo, come ha specificato Mariangela, di prodotti e mercati biologici ce ne sono tanti, tuttavia il team vuole realizzare qualcosa di diverso. Semplificando per il grande pubblico, possiamo dire che in futuro potremo in qualche modo vedere in tempo reale un albero da frutto, scegliere i prodotti più belli che ci colpiscono e acquistarli, facendoceli recapitare.
Insomma sarà come cogliere virtualmente un frutto da una pianta e vederselo arrivare a casa. Naturalmente sarà possibile farlo grazie al team che metterà a disposizione il massimo della tecnologia. Si predisporrà, inoltre, materiale video e quant’altro per andare incontro al cliente: niente male! Non trascurabile poi è la voglia di sperimentare; quindi anche processi produttivi più moderni. Strategia duttile è poi abbattere tutte le intermediazioni.
FastucUP, una nuova filiera
Facendo così incontrare direttamente il produttore e il consumatore in modo semplice; dando vita a una filiera molto corta, ma autentica. La fiducia e il vedere i prodotti addirittura sulla pianta sono l’architrave del progetto. La versatilità e il valore ad esempio di prodotti come il pistacchio potrebbero far nascere una nuova stagione nelle vendite con il supporto digitale. Smuovere le zolle del terreno fertile di questa terra non è cosa da poco. Esistono tantissimi agricoltori che necessitano di strumenti simili; quindi ben venga. Valorizzare e promuovere un acquisto biologico, come vuole fare FastucUP, vuole dire mettere in moto un’economia che ha un grande potenziale.
Ed ecco che entra in campo Mariangela Galante, esperta di comunicazione, della gestione di canali social, gestione community; laureata in Informazione e Sistemi Editoriali. Ha anche un master in Marketing Innovation e un master di secondo livello in Marketing & Communication. Un’esperta dalle idee molto chiare.
Prodotti italiani d’eccellenza da FastucUP
Così come Francesco Riggi, laureato in Informatica, che si occupa invece di progettazione, gestione e assistenza di sistemi informatici e sviluppo web/software; coordina l’area “Information and Technology”, sulla piattaforma FastucUP. Infine, Flavio Meloni, vanta un’esperienza ventennale come CEO; giornalista professionista con una grandissima esperienza nel settore. Di fatto tutto il team in un modo o in un altro è esperto nella comunicazione. Ha le capacità e conosce le modalità per saper vendere un prodotto; ma il punto di forza è che loro hanno davvero “un buon prodotto”!
L’idea funzionale e dinamica è stata quella di utilizzare al meglio le nuove tecnologie digitali al servizio del territorio locale. Sia i due siciliani, sia il socio romano, credono fortemente nel valore dei prodotti locali siciliani e nel lavoro degli imprenditori locali. Infine, creare una piattaforma web/mobile atta a gestire tutta la filiera produttiva e fino alla vendita di prodotti tassativamente biologici.
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