David Tremlett, come molti suoi connazionali, soprattutto intellettuali, ha trovato un’identità nel “Bel Paese” e il modo di fare arte che è al servizio delle comunità.
David Tremlett
Pensiamo alla chiesa di Coazzolo, oggi coloratissima, un’opera d’arte tra le Langhe e il Monferrato, che era quasi dimenticata e che oggi tutti vanno a visitare. E’ una chiesa colorata come una casa delle favole, tra i vigneti che riesce a rivivere coi colori sgargianti che la ha regalato David Tremlett. Ma c’è molto di più.
La Cappella delle Brunate, più conosciuta come “Cappella del Barolo”, anche per la vicinanza dell’omonimo borgo, è sorta nel 1914, ed era un facile luogo di riparo dalle intemperie per i contadini che lavoravano nei vigneti. Non è stata mai consacrata come luogo di culto, e nel tempo è caduta in disuso, e abbandonata. Rischiava di cadere a pezzi; fu poi acquistata, insieme ai terreni circostanti dalla Famiglia Ceretto nel 1970, che solo alla fine degli anni ’90 ne decise il restauro. Degli interni si è occupato l’americano Sol LeWitt.
Coazzolo Monferrato – David Tremlett
Invece gli esterni li ha curati appunto il britannico David Tremlett. Forse nessuno immaginava la risonanza che ha poi avuto l’operazione a livello mediatico e l’arrivo di tanti turisti. Oggi la cappella è coloratissima, come un fiore sgargiante, tra il verde dei filari. Generalmente pensiamo a grandi opere d’arte come il Colosseo e la cappella Sistina, eppure c’è un’altra arte minore, inserita in itinerari ad hoc, per un turismo sostenibile ed esperienziale.
Esiste anche l’Italia dei piccoli paesi di campagna o di collina, che rischiavano l’abbandono. Poi arrivano uomini come Tremlett che nasce in Cornovaglia da famiglia contadina e un giorno, arrivato nelle Langhe, si è innamorato dei luoghi, e di quell’atmosfera un po’ senza tempo di queste zone. In questa vicenda però, c’entra molto anche Silvano Stella, oggi assessore alla cultura di Coazzolo, già atleta della nazionale italiana di salto in alto. Poi designer d’abbigliamento sportivo.
Sol LeWitt – Panchine giganti colorate
Stella ad un certo punto ha deciso di andare ad abitare proprio al castello di Coazzolo e ha fatto grandi cose. David Tremlett, contattato quindi da Stella, ha accettato la sfida e qui ha iniziato a lavorare. Coazzolo, piccolo paese agricolo di origini preromane, adagiato su una collina tra le Langhe è patrimonio dell’UNESCO e oggi ha una marcia in più.
Eppure, questa non è un’opera isolata. Qualche tempo fa anche Chris Bangle aveva scelto il vasto territorio da queste parti, per installare le famose panchine giganti. È bello andare alla scoperta di queste installazioni tra i vigneti e frutteti. C’è la panchina turchese ad esempio che è per i non udenti, i quali hanno adottato questo colore. C’è la panchina rossa, quella rosa, un vero museo a cielo aperto; una particolarità pressoché unica del Bel Paese: la normalità di vivere all’interno dell’arte. L’arte può nascere anche nel verde, in un paese piemontese.
Museo a cielo aperto – Coazzolo Monferrato
Ma pensiamo anche ai 300 metri quadrati di superficie della Chiesa della Beata Vergine del Carmine, edificata alla fine del ‘600. Anche questa chiesa è stata dipinta con la tecnica del wall drawing, caratteristica dell’artista. La superficie è stata divisa in tre zone, ognuna con un colore dominante: in giallo l’atrio, il corpo della chiesa in terra di Siena e in verde oliva basamento e sacrestia. Il risultato è un turbinio di colori, che si conformano piacevolmente all’ambiente collinare circostante. La chiesa di Coazzolo non è l’unica opera dell’artista Tremlett in Piemonte. Utilizzando sempre la tecnica del Wall Drawing, in giro per i vigneti possiamo trovare: la Cappella della SS. Madonna delle Grazie a La Morra (Cn) e la Cappella al Relais San Maurizio, Santo Stefano Belbo (Cn)
(Foto Facebook Voci Perigolose/ Milanoarte/Il Conte Photography)
