David Lawrence nato a Eastwood l’11 settembre 1885, è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, saggista e pittore inglese, considerato tra le figure più emblematiche del XX secolo. Inoltre è stato molto legato al territorio italiano, trovandone profonda ispirazione.
David Lawrence
Insieme a diversi scrittori dell’epoca, fu tra i più grandi innovatori della letteratura anglosassone, soprattutto per le tematiche affrontate. Laurence arrivò in Italia nell’estate del 1912 con sua moglie e soggiornò a Riva del Garda che all’epoca era sotto la dominazione austriaca. Dopo solo quattro giorni dall’arrivo sul posto, in una lettera del 7 settembre 1912 indirizzata a David Garnett scrive: “Ora ci sistemiamo qui a Riva. È molto bello, e perfettamente italiano, a circa cinque miglia dalla frontiera”.
Dopo Riva si spostarono a Gargnano dove vissero dal 18 settembre 1912 al 30 marzo 1913, in un appartamento ammobiliato al primo piano di Villa Igea nella frazione di Villa. Poi però si spostarono per un breve periodo, dal 30 marzo all’11 aprile 1913, a San Gaudenzio, sopra Gargnano. Erano proprio sulla strada che porta a Muslone, dove soggiornarono dalla famiglia Capelli.
La ragazza perduta
Il periodo trascorso sul Lago, fino all’11 aprile 1913, a quanto pare si rivelò particolarmente fruttuoso. Fu in questo “paradiso”, come Lawrence stesso ebbe a definirlo, che terminò Figli e amanti. Scrisse Crepuscolo in Italia e cominciò La ragazza perduta e The Sisters, che diventò The Rainbow. Proseguì a Lerici, in Liguria. Qui soggiornò dal settembre 1913 al giugno 1914 e scrisse Donne innamorate nel 1920.
Nel frattempo pubblicò, nel febbraio 1913, la sua prima raccolta di poesie, Love Poems and Others e a maggio vide la luce il terzo romanzo, Figli e amanti. L’attrazione verso l’Italia era fortissima e ritornò nel novembre 1919. Soggiornò con la moglie in diverse località, tra cui Firenze, La Spezia, Spotorno, Picinisco, Ravello, Capri, Taormina, Cagliari e altri luoghi della Sardegna. Dopo una breve parentesi tra Germania e Austria nell’estate del 1921 tornò ancora nel “Bel Paese”.
Il Grand Tour di David Lawrence
Di particolare rilievo è “La ragazza perduta”, un romanzo scritto e pubblicato nel 1920, vincitore del James Tait Black Memorial Prize. Il libro è ispirato al viaggio di Lawrence in Italia e precisamente alla sua permanenza in un paesino della Valle di Comino chiamato Picinisco. Attualmente si trova in provincia di Frosinone, ma all’epoca era Alta Terra di Lavoro, dallo scrittore denominato Pescocalascio. Il romanzo narra la vicenda di una ragazza inglese di buona famiglia che gradualmente perde la sua posizione sociale.
Secondo lo scrittore inglese, si deve delineare come un destino straordinario per l’epoca e vi riesce. La vicenda porta la giovane a imparare la professione d’infermiera e ostetrica, ma anche a suonare il pianoforte nel teatrino popolare fondato da suo padre. Tutto ciò per seguire un destino e quindi solo e soltanto il vero amore della sua vita in Italia, nelle remote montagne laziali.
Valle di Comino
In qualche modo David Lawrence riesce a creare un personaggio femminile con un forte e innato desiderio d’indipendenza. La giovane così volitiva, ha l’ansia di essere fautrice del proprio destino ad ogni costo, anche contro le convenzioni sociali del tempo in cui era nata e cresciuta. Mentre agli occhi della società lei diventa una “ragazza perduta”, trova invece una sorgente di forza che non sapeva di avere nelle sue scelte poco convenzionali ma sincere e libere.
(Foto in evidenza pagina Facebook Casa Lawrence)