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Charles Dickens a Sorrento, meta del Grand Tour

Charles Dickens a Sorrento - Dickens e Sorrento

Charles Dickens a Sorrento, un connubio che parte da lontano. Del resto Sorrento come perla della Costiera è stata sempre una delle tappe più importanti del Grand Tour. Ancora oggi Sorrento è meta di turismo che giunge numeroso dal nord Europa.

Charles Dickens a Sorrento

Il centro storico di Sorrento mostra ancora il tracciato ortogonale delle strade di origine romana. Con cardi e decumani, mentre verso monte è circondato dalle bellissime mura cinquecentesche. Vi si trovano il duomo, riedificato nel XV secolo, con facciata neogotica, e la chiesa di San Francesco d’Assisi.

Charles Dickens a Sorrento - Costiera Amalfitana e il Grand Tour

Con un notevole chiostro trecentesco, con portico arabeggiante ed archi che s’intrecciano su pilastri ottagonali. Sono gli stessi luoghi che vide Charles Dickens, lui che da queste parti scrisse alcune delle sue pagine più note in tutto il mondo. Oppure vi è il museo Correale di Terranova dove sono esposte collezioni di reperti greci e romani e di porcellane di Capodimonte dove i viaggiatori del Grand Tour amavano passeggiare, con una sezione dedicata alla pittura del XVII-XIX secolo. Dal parco si gode inoltre una magnifica vista sul golfo, luogo d’ispirazione per poeti e musicisti.

Grand Tour a Sorrento

Il turismo a Sorrento ha radici lontane. Come dicevo, la cittadina fu una delle mete del Grand Tour, il viaggio cioè compiuto in vari paesi europei, tra Settecento e Ottocento, dai giovani aristocratici, che così completavano la loro formazione culturale. Una lapide sulla facciata del Museo Correale di Terranova ricorda i nomi dei celebri letterati e artisti che visitarono la penisola sorrentina in quell’epoca.

Charles Dickens a Sorrento  - Copertina di oliver Twist

Sorrento è una cittadina a vocazione turistica sin dai tempi del “Grand Tour”; Ospiti importanti come Byron, Keats, Scott, Dickens, Goethe, Wagner, Ibsen e Nietzsche sono venuti a Sorrento in cerca di sole e ispirazione. Charles Dickens fu davvero colpito da Sorrento “dove secondo il noto romanziere inglese- Tasso trasse ispirazione dalla bellezza che lo circondava”. Bisogna poi citare il verso del celebre critico francese Sainte-Beuve:”Sorrento mi ha reso il mio dolce sogno infinito”.

Sorrento, città natale di Torquato Tasso

Insomma, molti visitatori illustri esaltavano la bellezza della cittadina del Tasso, che ancora oggi continua ad esercitare il suo fascino sui turisti provenienti da tutto il mondo. Dickens amava passeggiare alla Punta del Capo, 3 km a ovest, dove si trovano resti romani ritenuti della villa di Pollio Felice (I secolo d.C.). Un’altra villa marittima è la villa di Agrippa Postumo, fatta costruire dallo sfortunato nipote di Augusto.

Charles Dickens a Sorrento  - Dickens in una litografia

Ci sono resti anche della villa romana della Regina Giovanna d’Angiò vicino gli omonimi bagni termali. Nonché altre ville patrizie sulla lunga spiaggia sotto lo costa tufacea, ove vi è anche un affascinante ninfeo della stessa epoca. Tuttavia, non solo Sorrento. Tra il 1844 e il 1845 Dickens soggiorna a lungo a Genova e ha occasione di visitare diverse altre città italiane, fra cui La Spezia, Bologna (in particolare alla Certosa). Ma anche Carrara, Roma, Napoli e Mantova. Il resoconto di questi viaggi costituirà il materiale per il suo libro Pictures from Italy. Fu nella lunga tappa genovese, nell’estate del 1844, che scrisse Le campane (The Chimes). Tra l’altro a Charles Dickens è stata dedicata una lapide al Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna che ricorda la visita del 1844 dello scrittore inglese al cimitero.

Charles Dickens a Sorrento, meta del Grand Tour ultima modifica: 2022-10-05T06:37:39+01:00 da simona aiuti

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