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Arte e cultura CURIOSITÀ

Sindrome di Stendhal, ovvero svenire per l’arte italiana

Sindrome di Stendhal, detta anche sindrome di Firenze; dalla città in cui si è spesso manifestata. Si tratta di un’affezione psicosomatica osservabile in una certa tipologia di soggetti; quando si trovano al cospetto di opere d’arte. Oggi è meno frequente, probabilmente per via del proliferare d’immagini legate a grandi opere d’arte; eppure nei pronto soccorso italiani molti turisti giungono ancora in preda ai sintomi della nota sindrome.

Sindrome di Stendhal

Questa “sindrome” è un fenomeno descritto proprio da Stendhal durante il suo Grand Tour in Italia. Fu proprio lui a descrivere nell’opera “Roma; Napoli e Firenze” scritta nel 1817. Gli effetti di questa patologia psicosomatica fu sperimentata in prima persona. Stendhal in effetti; racconta che era nella Basilica di Santa Croce a Firenze. Fu colto da una crisi che lo costrinse a uscire; per riprendersi dalle vertigini che il luogo d’arte scatenò in lui.

Sindrome di Stendhal - lo scrittore Stendhal
Stendhal

Al riguardo, le persone particolarmente sensibili che sperimentano la sindrome di Stendhal; manifestano una vasta gamma di sintomi. Questi possono variare tuttavia per tipologia e intensità. Generalmente, gli effetti della sindrome sono transitori e di lieve entità. Anche se; non sapendo esattamente cosa stia succedendo. L’individuo può preoccuparsi e richiedere assistenza. In altri casi, invece, la sintomatologia può manifestarsi in forma severa e richiedere una corsa in ospedale.

Sindrome di Stendhal o sindrome di Firenze

I soggetti che “cadono” in questa sindrome, sono per lo più di sesso maschile, di età compresa fra 25 e 40 anni; con un buon livello d’istruzione. Viaggiano da soli, e provengono generalmente dall’Europa Occidentale o dal Nord-America. Sono quasi sempre di cultura anglosassone; e si mostrano molto interessati all’aspetto artistico del loro viaggio. Secondo gli studi compiuti fino ad ora, la sindrome non colpisce gli italiani; probabilmente perché immersi e quindi abituati all’arte.

Sindrome di Stendhal - opera di Giotto

La manifestazione della sindrome di Stendhal comprende sintomi psicofisici che possono variare da individuo a individuo. Così come può variare l’opera che ha dato origine alla manifestazione del disturbo. Le persone cadono in questo malessere; che generalmente si risolve positivamente. Si sentono sopraffatti dalla bellezza delle opere che stanno osservando. Altri individui, invece, affermano addirittura di sentirsi “uscire” da corpo; mentre rimangono incantati ed estasiati da ciò che osservano.

Graziella Magherini

Chi è colto dalla sindrome può manifestare malessere diffuso, sudorazione, vertigini; pianto o palpitazioni. Oppure altri riferiscono dolore allo stomaco, euforia, nausea e capogiri. In alcuni casi, possono addirittura manifestarsi sintomi più gravi; come depersonalizzazione; allucinazioni, difficoltà respiratorie, attacchi di panico e svenimento.

Giudizio Universale - opera di Michelangelo
Il Giudizio universale

Generalmente, la sindrome di Stendhal si presenta in maniera improvvisa e imprevedibile. Chi l’ha già sperimentata possiede probabilità maggiori di manifestarla nuovamente; in seguito alla visione di altre opere d’arte. Dopo il noto scrittore, colpito dal disturbo, Graziella Magherini, psicanalista italiana di stampo freudiano; per la prima volta descrisse in termini scientifici la sindrome. Lo fece in un libro nella seconda metà del ‘900; dopo aver soccorso centinaia di turisti stranieri. L’esordio del disagio si presentò poco tempo dopo il loro arrivo a Firenze; e si verificò all’interno dei musei durante l’osservazione delle opere d’arte. Accadde presso l’ospedale fiorentino in cui lavorava.

Caravaggio e Michelangelo

La dottoressa ebbe modo di osservare da vicino i turisti arrivati in preda all’agitazione, disturbi dell’umore; disturbi del pensiero, e panico. Tutti i sintomi si erano manifestati durante le visite ai luoghi d’arte della città. Nella maggior parte dei casi la sindrome sembra provocare sintomi; che spesso spingono l’individuo a sentire la necessità di allontanarsi dall’opera.

scultura - opera di Michelangelo

Alcune persone possono reagire in maniera opposta. Manifestano eccitazione; esaltazione o estasi nell’ammirare, ai loro occhi, così tanta bellezza, tanto da non riuscire ad allontanarsi dall’opera. Ciò è spesso accaduto al cospetto delle opere di Caravaggio e Michelangelo. A quanto pare pur cadendo nella sindrome descritta, chi vi cade; resta attratto dall’arte e ne è ancora più affascinato.

Sindrome di Stendhal, ovvero svenire per l’arte italiana ultima modifica: 2021-03-02T09:00:00+00:00 da simona aiuti

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