“Queen Elizabeth II Day”, partita la petizione per istituire il giorno della regina. Più di 110 mila persone in poche ore hanno firmato la petizione che chiede di creare il “Queen Elizabeth II Day”, una festività annuale nel Regno Unito dedicata alla defunta sovrana. La campagna è stata lanciata sul sito Change.org dal fan dei reali John Harris per celebrare la vita della monarca britannica ‘più grande’ di tutti i tempi: la regina che ha battuto tutto i record.
Queen Elizabeth II
Ieri il feretro della regina, partito da Buckingham Palace in solenne corteo per l’ultimo addio a Londra, ha raggiunto Westminster Hall, portata a spalla da un picchetto della Guardia Reale. La salma è esposta all’omaggio popolare per 4 giorni, prima dei funerali di Stato di lunedì 19 settembre. Le porte sono aperte all’afflusso del pubblico; migliaia e migliaia di persone sono in attesa, pronte a fare ore di coda pur di poter salutare l’amata sovrana.
Le autorità hanno avvertito che le code per l’ingresso a Westminster Hall potranno dilatarsi “fino a 30 ore” ma questa prospettiva certo non scoraggia i sudditi pronti a quest’ultimo sacrificio per la loro regina. Per l’occasione sono scattati tutti i dispositivi di sicurezza necessari con transenne e schieramenti di polizia. I visitatori devono sottoporsi a controlli analoghi a quelli degli aeroporti, oltre a essere invitati a un contegno silenzioso di rispetto e non a filmare o fotografare con i telefonini nelle vicinanze del feretro.
L’ultimo saluto a Westminster
A scortare il feretro a Westminster i componenti della famiglia reale al gran completo che ha poi assistito al breve rito di suffragio celebrato nella sala dall’arcivescovo anglicano di Canterbury, Justin Welby, e dal rettore dell’abbazia di Westminster. Il momento di riflessione e preghiera si è chiuso con la scena della deposizione finale del vessillo personale di Elisabetta II, con le iniziali cucite in oro su sfondo rosso. A deporre il vessillo due Royal Guards della sua scorta ai piedi della bara, con una genuflessione seguita dal saluto militare.
In precedenza, fra il canto di alcuni inni sacri intonato da un coro di adulti e uno di bambini, l’arcivescovo Welby aveva ricordato “la fede in Dio” della sovrana scomparsa, richiamando l’orizzonte di una vita oltre la morte. Mentre il rettore dell’abbazia, David Hoyle, aveva recitato il Padre Nostro, riecheggiato ad alta voce da tutti i presenti, a partire dagli esponenti della Royal Family.
(Foto Facebook HM Queen Elizabeth II)
