Quello che c’è da sapere sulla lingua inglese che a scuola non vi insegnano
Per chi decide di venire a vivere e lavorare a Londra una delle prime cose da sapere è che la lingua parlata nel quotidiano è molto diversa da quella che impariamo nelle scuole italiane. Non che quello che abbiamo imparato a scuola sia sbagliato ma in gran parte è inutile. Spesso una volta arrivati siamo costretti ad attivare la modalità “sopravvivenza” per cercare di sapere come funzionano le cose.
Molto spesso, purtroppo, ci rendiamo conto della carenza delle scuole italiane. Dobbiamo quindi rifare praticamente tutto da capo. Frequentando un corso intensivo a pagamento oppure gratuito ( qui a Londra si possono trovare) per avere migliori possibilità lavorative se non si vuole rimanere relegati nella ristorazione. Che si è un bel settore, dove molti dei nostri concittadini lavorano, ma spesso è un ripiego proprio perché molti di noi preferiscono evitare la barriera linguistica. Ma noi italiani possiamo ambire al meglio in questo e in molti altri settori.
Sapere, per esempio, che i diversi modi di dire nel linguaggio parlato, ci aiutano a costruire le relazioni
Essere disinvolti è importante in un colloquio di lavoro
Può sembrare una sciocchezza ma non lo è. Per affrontare un colloquio di lavoro per esempio è necessario dare l’impressione ( e non c’è niente di meglio esserlo sul serio) di essere a proprio agio con la lingua. Perché a Londra si vive felici e contenti solo se parli un buon inglese, e non è così difficile come sembra. Occorre solo fare pratica e non avere paura di sbagliare, basta essere umili e chiedere. Vedrete che incontrerete più persone desiderose di aiutarvi che di criticarvi.
I trasporti inglesi? Usateli anche come lezioni di pronuncia !
Il primo ostacolo? Mind the gap.
“Mind the gap” è la frase cult di Londra e oramai ha preso il posto della mitica “Keep calm and carry on” coniata dal governo inglese durante la seconda guerra mondiale, per infondere forza ai cittadini stremati dalla guerra.
Stampata sule magliette e tazze come souvenir, la frase è stata registrata nella Tube per la prima volta nel 1969. Perché i capistazione della metro erano stanchi di dover avvisare continuamente i passeggeri, che spesso cadevano, del pericoloso vuoto tra il treno e la banchina. Insomma è rappresentativa.
Pronuncia e velocità quindi sono i primi ostacoli e quando si arriva a Londra gli annunci nella Tube, ti fanno capire che un conto è studiare l’inglese a scuola e un conto è sapere l’inglese.
Guadagnare e vivere bene a Londra è direttamente proporzionale a quanto siete “Fluent”
Ecco qualche piccolo consiglio utile da sapere, su come migliorare letteralmente strada facendo:
Leggete il quotidiano distribuito nella metro, acquisirete tantissimi vocaboli della lingua comune
Leggete sul display del bus le varie fermate e poi ascoltate la pronuncia registrata delle fermate, tenendo presente che le regole da sapere in merito della lingua inglese sono numerose, è un buon modo per allenare l’ascolto.
Origliate, si, origliate le conversazioni al bar, nei negozi, in strada e memorizzate le frasi standard. Mettetevi alla prova, piccole conversazioni quotidiane col giornalaio o con le commesse nei negozi, qui sono tutte molto gentili, vi serviranno per acquisire sicurezza e autostima.
Peppa pig ottima “scuola di inglese”!
Non guardate i film in lingua originale, parlano troppo velocemente, meglio optare su cartoni animati per bambini. “Peppa pig” per esempio, l’amata/odiata serie per i più piccoli ha una perfetta pronuncia e scandisce lentamente le parole! E’ praticamente un intero corso per principianti ed è gratis.
Non vergognatevi, come per i bambini, la lingua si impara ascoltando, non studiando la grammatica, quella la perfezionerete col tempo, abbiate fiducia.
Quando potete dirvi “fluent” quindi ?
E’ presto detto, quando capirete gli annunci nella Tube, non quelli registrati ma in diretta, sono davvero l’esame d’inglese più difficile da superare, questa sarà la scuola che vi darà il vero attestato. Se colmerete questo “Gap” vuol dire che siete già dall’altra parte. Il più è fatto.
Enjoy.