Ivan Ambrosio, come tanti ragazzi della sua età, ama, vive e pensa solo al calcio. Stiamo parlando di un giovane ragazzo napoletano di 23 anni di belle speranze con un sogno grande: “il calcio inglese”. Si tratta però di un calcio da regalare anche agli altri.
Ivan Ambrosio
Del resto, il calcio inglese è uno dei tratti distintivi dell’intera nazione, dove il mondo del pallone ha un’atmosfera del tutto diversa rispetto all’Italia. Ad un certo punto della sua vita, Ivan è salito su un aereo per andare in Inghilterra e precisamente a Londra. Voleva ad ogni costo raggiungere una specie di record. Voleva visitare quanti più stadi di calcio possibile.
Tutto è iniziato pressappoco il 20 febbraio 2013, quanto aveva 19 anni e decise di partire per la capitale inglese con un biglietto di sola andata. Non c’era l’idea dell’emigrante o il desiderio di trovare un lavoro e farsi una posizione all’estero. La capitale inglese era un po’ il suo mito; una metropoli in cui ci sono molte diverse squadre di calcio che si contrappongono in diverse categorie. La prima tappa è stata al Victoria Station alle 5 del pomeriggio.
Calcio inglese
L’emozione prevalse e Ivan in un’intervista ha raccontato di essere rimasto letteralmente incantato dall’atmosfera che c’era tutto attorno. Atterrare in Inghilterra significava entrare in un altro mondo. Non si trattava solo del calcio britannico. Voleva dire conoscere gente e culture che D’Ambrosio non aveva mai avuto modo di “toccare” da vicino.
Tuttavia, catapultato in quello che poi è diventato il progetto della sua vita, non si è più fermato. Da quel primo momento, Ivan ha continuato a visitare gli stadi. Ha visitato da allora circa 313 stadi in totale, La sua particolare storia, tra l’altro è già stata raccontata da Gianluca Di Marzio per Sky; così come da Quelli Che Il Calcio e da Fox Sport Italia. In tutta questa avventura in divenire, D’Ambrosio identifica il momento della svolta intorno all’11 marzo 2015. Era tornato in Italia ma stava già tornando in Inghilterra.
Old Trafford e Ivan Ambrosio
Aver visitato tanti stadi e visto diverse categorie e modi di intendere il footbal ha quindi permesso di sviluppare altri interessi collaterali. Il libro che verrà ne sarà una prova lampante. Ma non è tutto qui. Ivan vuole anche allenare giovanissimi talenti del calcio. Inoltre andare all’Old Trafford è stato emozionante, un vero tempio. Quello è stato il luogo in cui è scaturito l’amore per il calcio inglese.
Senza dubbio è lo stadio in cui D’ambrosio ha assistito a più partite e Manchester è la città in cui ha vissuto più a lungo. E’ quindi un legame particolare quello con l’Old Trafford. Ricorda ancora i brividi che ha provato percorrendo il tunnel degli spogliatoi che conduce al campo; proprio da lì sono passati i più grandi calciatori. Viaggiando con Ivan attraverso 313 stadi si capisce quanto lo sport sia passione, sacrificio, e scoperta.
Wembley
Si può approfondire la bella storia visitando la sua pagina Facebook. Adesso è nato anche un libro perché Ivan vuole fortemente lasciare qualcosa di concreto. Vorrebbe dare l’opportunità a chi non l’ha avuta e non potrà averla, di vivere quel che ha vissuto lui. Ovvero sentire il pathos, passando per gli spogliatoi e i corridoi di stadi che sono leggenda pura. Sarebbe bello far nascere da tutto ciò progetti importanti come, per esempio, lavorare con i bambini. Londra è una città che forma e tempra, ma devi darle la giusta opportunità.
(Foto official page Ivan Ambrosio)
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