Annarita ben trovata sulle pagine de itLondra! Presentati ai nostri lettori e parlaci un po’ di te!
Salve Stefano e lettori di itLondra, sono Annarita ho 35 anni e ho da poco festeggiato il mio quinto British Birthday! Sono un ingegnere e mi occupo di progettazione e vendita di reti di telecomunicazione per grandi gruppi bancari ed istituti finanziari.
L’Inghilterra ha tirato fuori il mio spirito sportivo assopito: ho iniziato con la palestra, poi corsa e ora mi alleno per il triathlon. E questa settimana ho anche sfidato la sorte iscrivendomi al sorteggio per correre la London Marathon 2019!
Nel tempo libero faccio la turista, non sia mai decida di cambiare nuovamente nazione! Sono Siciliana di nascita ed ho lavorato cinque anni a Milano dopo la laurea, prima di trasferirmi ancora più a nord e sono ogni giorno più convinta di avere fatto la scelta giusta!
Sostanzialmente quali credi che siano le differenze tra Italia e Inghilterra? Mi riferisco al modo di vivere, all’approccio ai problemi della vita e non solo all’ambito lavorativo…
Io sono un’appassionata di Londra e dell’Inghilterra in generale. Londra è una metropoli sconfinata e multiculturale dove puoi trovare e provare tutto quello che desideri. Fuori Londra, ci sono campagne e piccole cittadine dove regna la tranquillità. Rispetto alle grandi città Italiane, trovo lo stile di vita di Londra più dinamico e certe volte molto impegnativo. Le distanze sono enormi: mi ricordo che quando vivevo in Italia consideravo lontano già un luogo che mi costringeva a viaggiare per 30 minuti! Ora stare in “tube” per un’ora mi sembra la normalità ed anzi mi sento fortunata a non dover viaggiare troppo!
E’ comunque vero che i mezzi pubblici sono efficienti e capillari e la burocrazia è minima: praticamente tutto si può risolvere velocemente on-line o chiamando!
Per quanto riguarda i luoghi comuni: cibo e clima, credo sia più un problema dei turisti, chi vive a Londra dopo poco tempo sa già dove comprare cibo di qualità a prezzi abbordabili e a trovare il tempo per una leggera tintarella al parco non appena esce il sole!
Dal punto di vista lavorativo, la mia esperienza è decisamente positiva, pur lavorando per la stessa azienda sia in Italia che in Inghilterra non ci sono paragoni in termini di stipendio, bonus ma sopratutto rispetto dell’equilibrio vita privata vs. lavoro (ora, ad esempio, posso andare in vacanza “dimenticandomi” il cellulare aziendale e non avendo l’assillo di controllare la mail aziendale), considerazione delle mie idee, apprezzamento del mio lavoro, meritocrazia ed opportunità di crescita.
Da quando sono a Londra ho cambiato due ruoli, per il primo ruolo al momento del colloquio avevo chiaramente dichiarato che non avevo competenze nello specifico ambito tecnico che stavano ricercando ed ho avuto lo stesso il posto solo perchè avevo dimostrato intelligenza e voglia di imparare. Per il ruolo che ricopro adesso, che è più rivolto alle vendite dove quindi la fluenza e la correttezza della lingua è importante, sono stata scelta tra tanti altri candidati madrelingua solo per l’empatia e il mio ricco bagaglio tecnico.
In generale trovo gli inglesi più orgogliosi della propria storia e della propria nazione, sentimento che in Italia mi sembra un po’ svanito tra polemiche ed interessi personali – nonostante abbiamo cultura e ricchezze che tutto il mondo ci invidia. Inoltre loro sono più attenti al prossimo, ligi ai doveri, rispettosi delle regole e delle leggi ed esaltano tutto quello che hanno di bello e fanno di positivo. Forse in questi campi dovremmo imitarli di più e loro da noi potrebbero imparare ad essere più aperti e meno rigidi!
Brexit: dobbiamo temerla o no? Qual è la tua opinione in merito?
Sinceramente, il risultato del referendum è stato una sorpresa e ricordo che la mattina quando ho acceso la TV su BBC non credevo a quello che era successo, poi nel giro di poche ore ho visto il primo ministro dimettersi e la sterlina iniziare a scendere in picchiata sui mercati finanziari – devo ammetterlo – mi sono preoccupata. Ora a distanza di mesi, questa preoccupazione è svanita, la Gran Bretagna sta crescendo nonostante l’incertezza post Brexit e per continuarlo a fare ha bisogno di persone qualificate e con voglia di lavorare, quindi non mi aspetto che ci saranno grossi cambiamenti in futuro per chi vive già in UK o chi cercherà di venire con l’obiettivo di utilizzare le proprie conoscenze e talenti.
Che consiglio daresti ad un giovane che vuole venire a vivere in Inghilterra? Cosa si deve aspettare?
Il consiglio che mi sento di dare è di venire motivati ed accettare l’idea che i primi periodi saranno sfibranti… Perché ci saranno cambiamenti nel proprio stile di vita! L’Inghilterra e Londra offrono tante opportunità di lavoro e crescita. Ma è anche vero che c’è tanta concorrenza quindi per farsi spazio bisogna essere focalizzati su cosa di vuole essere e lavorare tanto!
Dove (e come!) ti vedi tra dieci anni?
Londra mi ha infuso l’idea che tutto e’ possibile basta volerlo e lavorare sodo. Tra 10 anni mi vedo imprenditrice del mio proprio business nell’ambito del coaching e dello sviluppo personale possibilmente nel mondo del fitness e dello sport. Londra è l’incubatrice perfetta di start-up ed attira investimenti e capitali, basta avere la giusta idea e come Italiana penso di essere sufficientemente fantasiosa!
Grazie per la disponibilità!
Grazie a te ed ai lettori per questa opportunità, un saluto.