Il profumo di Elisabetta II è italiano, e la cosa ci inorgoglisce alquanto! Basta considerare che bisogna conoscere bene la persona per cui si crea una fragranza, e sua maestà la sovrana del Regno Unito, ha reputazione di essere difficilmente avvicinabile. In genere, il cliente che chiede una fragranza creata su misura, si reca dal “chimico”, come se andasse da un confidente. Generalmente ci si racconta, e si spiega cosa si desidera, evocando atmosfere, e luoghi.
L’odore dell’alba sulla spiaggia, o il sottobosco, o ancora dei ricordi cari. Solo così è possibile inventare dal niente un profumo su misura. Si fanno sempre tante prove sulla pelle finché non si trova la perfetta alchimia, quell’equilibrio tra pelle e atmosfere immaginate.
Il profumo di Elisabetta II è italiano
La creatrice di essenze ritagliate su misura per ogni cliente in questione, è Laura Bosetti Tonatto che si occupa di questo settore dal 1986. La Bosetti Tonatto, è senza dubbio il più famoso “naso italiano” conosciuto in tutto il mondo. L’avventura è iniziata a Milano in via Brera come pioniera in quest’attività.
Tutto ciò però è partito da molto più lontano. Sono stati necessari, vista la carriera, studi svolti in Egitto, e precisamente al Cairo dove esistono da sempre le botteghe degli essenzieri. In Egitto si vendono comunemente olio all’ambra per curare i capelli o anche estratto di gelsomino. Quindi, anche la regina Elisabetta II ha voluto una creazione della Bosetti Tonatto. Al riguardo, sembra che l’esperta abbia impiegato circa un anno ad individuare il “melange” ideale per la sovrana. D’altra parte bisogna considerare che esiste oggi l’esigenza d’avere dei prodotti sempre più personalizzati ed esclusivi.
Il profumo di Elisabetta II è italiano, creato da Laura Bosetti Tonatto
Il profumo non fa eccezione, quindi la ricerca ha portato a creare fragranze che sposano le inclinazioni caratteriali della personalità. Per completare l’opera, sono stati necessari due anni. Consegnando infine alla Regina la sua fragranza tanto agognata e “decantata”. La creatrice d’essenze, mandava i campioni selezionati più volte in un anno. La regina poi li valutava nella sua tanto amata tenuta di Balmoral.
Infine, si è decisa per la quarta proposta che si è rivelata quella giusta. Durante i due anni di lavoro per la sovrana britannica, l’esperta italiana è andata a Buckingham Palace almeno venti volte. Sembra anche che la regina sia stata così entusiasta che ha voluto anche un diffusore per ambiente, le candele e lo spray per le lenzuola. Infine ha ricevuto il set completo, tutto confezionato in una unica scatola color avorio con il logo impresso a caldo, solo per lei.
Profumo su misura
Infine, è stata così felice che ha voluto anche ringraziare personalmente l’esperta italiana incontrandola a Buckingham Palace durante il Garden Party. Tanta è stata l’emozione per Laura Bosetti Tonatto, da chiedere indicazioni per il giusto outfit, per il cerimoniale sull’abbigliamento. Infine si è risolta per un dress code sobrio, senza lustrini o tacchi altissimi. L’incontro è stato gradevole e senza imbarazzi. Sembra che la Regina usi offrire champagne tassativamente nei bicchieri da vino bianco. In tal modo i commensali sono obbligati a finire il vino versato, che in questa modalità particolare non viene mai sprecato. Ha riscosso un certo stupore nella creatrice di essenze, vedere la sala da pranzo personale di Sua Maestà. Parliamo di una sala che ha solo dodici posti a sedere ed è arredata tutta in stile cinese. Vi è una bellissima tappezzeria con peonie variopinte e un caminetto con un grande drago in ceramica.