I Savoia cugini degli Windsor? Sì certo, eccome! Che le famiglie reali europee fossero quasi tutte imparentate tra loro lo sapevamo; eppure che il mondo anglosassone avesse un legame stretto con l’Italia, sulle sponde del Mediterraneo, fa un po’ strano, eppure è proprio così.
I Savoia cugini degli Windsor
Tempo fa ne parlò il Duca Amedeo d’Aosta, l’ufficiale pretendente al trono italiano. A quanto pare in Italia, il duca e la regina Elisabetta II sarebbero cugini di ottavo grado. Invece, relativamente al contesto della famiglia internazionale dei reali; lo sono di secondo grado.
Orbene Filippo di Edimburgo, è cugino primo di Irene di Grecia; madre del Duca Amedeo D’Aosta; in quanto nipote di re Costantino, nonno del duca. Invece, in Italia si conta in modo diverso, salendo in su, arrivando a quattro; moltiplicando per due, che fa otto. Sembra complicatissimo, tuttavia, semplificando, ricordiamo che Vittorio Emanuele II ebbe un figlio, Amedeo, che diventa re di Spagna nel 1870. Re Amedeo ha un figlio; che è Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta, che è nonno del nostro Duca D’Aosta; comandante della terza armata che libera Gorizia, nel 1918. Costui ha due figli.
I Savoia cugini degli Windsor anzi di Elisabetta II
Amedeo, morto in Africa, eroe dell’Amba Alagi, e Aimone, padre del nostro duca D’Aosta. Orbene, il Duca Amedeo D’Aosta, a 10 anni, era anche presente all’incoronazione di Elisabetta II. Tempo fa disse di ricordare molto bene quel giorno. La regina gli appariva molto bella, mentre camminava lentamente ma sicura e con cautela; portando una corona di ben cinque chili.
Ben sappiamo quanto negli anni sia stata ingombrante e pesante per sua maestà. A Buckingham Palace, il Duca D’Aosta quel giorno era sul balcone; naturalmente in disparte. Poi però stette a colazione seduto vicino a Carlo e Anna; che erano anche loro piuttosto piccoli. Quel giorno vi erano in tutto cinque o sei tavoli per grandi e piccoli. Successivamente il duca è stato ancora a Buckingham Palace, ma per il funerale della regina madre. Si trattò di una cerimonia solenne, fastosa e sobria al tempo stesso.
God save the queen
“God save the queen”, l’inno, risuonava cantato da almeno 500 persone; facendo tremare le vetrate della chiesa. Il Duca ricorda che c’erano ambasciatori di tutti i Paesi; e molti capi di Stato ovviamente. Il Duca D’Aosta era in seconda fila. Dopo la cerimonia; Elisabetta poi ha invitato i convenuti a colazione a Buckingham Palace.
I parenti, erano 15 o 16 in tutto e casa Savoia era quindi rappresentata. La regina disse: “Devo scusarmi con voi, a questo tavolo siamo tutti di famiglia, tutti intimi, ma c’è un politico. State attenti a quello che dite. C’è il primo ministro Bulgaro: Simeone”. Lui rideva. Dopo essere stato re, era stato eletto presidente del Consiglio l’anno prima, nel 2001». A quanto pare la sovrana ha anche un grande sense of humor, e risulta molto simpatica. Inoltre, se c’è una ricorrenza, il Duca D’Aosta le scrive, e lei risponde in 24 ore.
Duca Amedeo D’Aosta
Qualcuno ha avanzato talvolta dei dubbi sul fatto che il duca usi il nome “Savoia”, Ebbene egli è Savoia Aosta all’anagrafe. Savoia è il cognome, Aosta il titolo. Vi è stata una diatriba giudiziaria, ma a quanto pare l’appello gli ha dato ragione e attende paziente la Cassazione. Sotto, il passaporto di Amedeo Savoia Aosta; così è registrato all’anagrafe.