Alberto Romano è un giovane fotografo siciliano che ha scelto di vivere a Londra per un motivo: la meritocrazia. Ce ne parla in questa bellissima intervista piena di speranza, pathos e… voglia di vivere.
Benvenuto sulle pagine di ItLondra – Italiani a Londra! Descrivi Alberto Romano con tre aggettivi!
Determinato, positivo ed open minded.
Qual’è stato il tuo primo approccio con Londra e l’Inghilterra in generale? Cosa ci dici del “famoso atteggiamento gelido british” alla vita? Rende lavorativamente e umanamente parlando?
Il primo approccio è stato duro, per la prima volta lasciavo casa per iniziare una nuova vita in un paese sconosciuto. È stata una scommessa con me stesso, non ero mai stato a Londra (a parte un paio d’ore nel 2000, di passaggio durante un viaggio studio per imparare l’inglese). L’idea era quella di investire quei pochi risparmi messi da parte a Palermo lavorando come fotografo e cercare di mettere le basi all’estero dove, diversamente da come andava a casa, avrei potuto trasformare la mia passione per la fotografia in una vera e propria carriera.
Il “famoso atteggiamento gelido british” esiste, tanto quanto l’ignoranza dell’italiano medio e l’arroganza nella nostra convinzione di essere sempre più furbi degli altri a discapito del resto della popolazione.
Preferisco l’atteggiamento gelido, che poi in realtà a Londra lo noti anche poco. La città è un melting pot di culture, nazionalità e personalità diverse e diametralmente opposte… questo la rende una delle metropoli più belle e vive al mondo.
Brexit: preoccupato o no? Sui gruppi nei social a quanto pare subito dopo l’annuncio sembra si sia scatenato il fuggi fuggi generale… Tu che vivi lì, cosa ne pensi e soprattutto… corrisponde a realtà, l’abbandono di molti – italiani e non – che tornano a casa o migrano verso altri lidi, lasciando gli UK?
Fortunatamente, essendomi trasferito a Londra 6 anni fa, non ho nulla di cui preoccuparmi. Tanti amici, italiani e non, sono già andati via. La Brexit ha reso il costo della vita, in particolare a Londra, ancora più alto di quanto fosse prima del Giugno 2016. Questo comporta l’impossibilità per alcuni di far quadrare i conti a fine mese. Al momento il costo minimo di una stanza in affitto che non sia in periferia è intorno ai 600£ al mese, se lavori in un pub/ristorante ti ritrovi a pagare, spesso, più della metà di ciò che guadagni solo per avere poco più di 5mq ed un letto singolo su cui dormire. Se non sei stato in grado o non hai avuto tempo di costruirti una carriera lavorativa che ti dia stabilità economica vivere a Londra adesso è di sicuro molto più difficile che in passato.
Consigli per i giovani che invece, controcorrente, vorrebbero sbarcare nella Vecchia Britannia adesso?
Fatelo! Londra e l’Inghilterra in generale danno, diversamente dall’Italia, tante possibilità a chi ha voglia di fare e ci mette impegno. La meritocrazia qui non è un’utopia.
Domanda che rivolgo a tutti gli intervistati: come ti vedi fra dieci anni?
Questa domanda mi ha fatto sorridere. È la stessa che mi sono posto nel 2011 quando ero a Palermo e mi chiedevo se fosse il caso di trasferirmi all’estero. Ai tempi ho cercato di immaginare come sarebbe stata la mia vita dieci anni dopo se fossi rimasto in Italia. L’idea di “tirare a campare” cercando di fare della fotografia la mia professione a tempo pieno mi ha chiarito le idee e così sono andato via.
Adesso non saprei come rispondere. Non so dove sarò fra dieci anni, so solo che continuerò ad essere felice di essere riuscito a trasformare la mia vita in una realtà che, negli ultimi sei anni, mi ha permesso di viaggiare, fare nuove esperienze e conoscere luoghi e persone eccezionali.