Albero di Natale ed è subito festa! Molti credono che l’albero di Natale sia prettamente nordico e che noi di origine mediterranea lo abbiamo adottato, ma forse non è proprio così. Si crede anche che l’albero di Natale sia pagano e che non riguardi il Cristianesimo, ma neanche questo è vero. Non è neanche vero che un albero decorato sia una tradizione recente, anzi risale agli antichi romani e unisce perfettamente il nord e il sud dell’Europa.
Albero di Natale
Se oggi interroghiamo qualcuno sull’origine dell’albero di Natale, ci risponderà quasi sicuramente che si tratta di un’antica usanza pagana. Ma un collegamento fra redenzione e creazione determina l’origine dell’albero natalizio. Il significato cristiano dell’albero di Natale, ha un’origine propria, che risale ad una tradizione medievale e al suo significato religioso e molto più indietro.
Nella Bibbia non viene indicata la specie dell’albero, e a seconda delle zone esso si identificava con le piante locali. Poiché il 24 dicembre era difficile trovare un melo in fiore, si ricercò un albero diverso, e naturalmente s’impose la scelta del sempreverde abete. All’abete si appese la mela (o parecchie mele). Così questo tipo di rappresentazione conferì all’albero di Natale il suo significato cristiano. Nella notte del Natale il peccato dell’uomo è stato espiato per mezzo dell’incarnazione di Cristo.
Albero di Natale cristiano
Abbiamo testimonianze del fatto che al momento in cui l’albero di Natale si diffuse, coinvolgeva nella meditazione anche la morte in croce del Cristo. Proprio l’abete decorato esprimeva anche quest’idea, per la presenza dell’ostia appesa accanto alla mela. Da questo, infatti, si attuò il passaggio così rilevante per la storia dell’albero di Natale, dell’albero stesso dalla piazza antistante la chiesa alle abitazioni. Nel nord Europa venne appesa quasi regolarmente, oltre alle mele, anche un’ostia.
L’ostia conferisce all’abete una ulteriore dimensione cristiano-religiosa. L’ostia, il pane che dona la vita come pane eucaristico, del corpo di Cristo offerto per il perdono dei peccati. In seguito dalle ostie si sono sviluppati i biscotti di Natale, che oggi sovente decorano l’abete. La decorazione originaria si limitava alle mele e alle ostie. Sugli abeti, che ormai trovavano accesso anche nelle abitazioni delle famiglie, si aggiunsero altri ornamenti.
Decorazioni natalizie
Angioletti, e figurine sacre hanno iniziato a decorare l’albero natalizio che lentamente si è diffuso in tutta Europa. Tuttavia l’origine inconfutabile risale agli antichi Romani, che durante le calende di gennaio si servivano di rami di pino per decorare le case. I Romani portarono quest’usanza in tutte le province, anche quelle del nord, dove alberi sempre verdi erano la norma.
Tornando all’epoca moderna, l’usanza di decorare un abete a Natale, entrò nelle case nel XVII secolo. Solo agli inizi del secolo successivo era già una pratica comune in tantissime città. Invece, l’uso di candele per addobbare i rami dell’albero è attestato già nel XVIII secolo. In Gran Bretagna, l’ufficialità arrivò proprio dalla famiglia reale. A metà del XIX secolo, infatti, il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, marito della regina Vittoria, volle introdurre nelle proprie residenze l’uso dell’albero di Natale. La tradizione si consolidò e si estese in tutto il Regno Unito.
Albero di Natale e il Quirinale
Da lì poi l’albero prese piede in tutto il mondo anglosassone. La coincidenza vuole che anche nella famiglia reale italiana accadde qualcosa di simile. In Italia la prima ad addobbare un albero, fu la regina Margherita nella seconda metà dell’Ottocento al Quirinale. La regina che introdusse con grazia tante novità, prese tutti di sorpresa addobbando un albero, e la moda si diffuse in tutto il paese. Non a caso l’albero di Natale è una delle poche tradizioni straniere ad essere arrivate in Italia prima della sua diffusione, ma forse dovremmo dire “ritornata”!