Lavorare a Londra è
Uno di quei sogni che moltissimi italiani nascondono nel proprio cassetto e non nego che è stato rinchiuso nel mio per molto tempo. Sin da quando cominciai l’università, uno dei miei pallini era quello di trasferirmi all’estero per poter lavorare in un paese che mi offrisse tantissime opportunità e sbocchi. Studiavo e davo esami su esami, tenendo bene fissa in mente la meta che avrei dovuto raggiungere. Inizialmente non era neanche Londra, ma poi, considerando le immense possibilità che offre la lingua inglese, fu consequenziale la scelta di questa meta. Dopo i miei cinque anni di studio infatti, fu qui che mi trasferii.
Gli italiani a Londra lavorano in cucine e bar come lavapiatti
Questa fu una delle cose che mi fu dette prima che partissi e mi fu presentata come un tabù assoluto e insormontabile. Lavorare da italiani a Londra però non significa assolutamente tutto ciò e l’ho scoperto appunto sulla mia pelle durante questi due anni. La prima cosa che capii fu che non tutti gli italiani lavorano all’interno di una cucina. La seconda fu che i posti di lavoro a Londra sono più accessibili di quanto si creda. Non tutti gli italiani che conosco lavorano come lavapiatti e sinceramente è un lavoro che io non ho mai fatto. Questo non vuol dire gettare discredito su un lavoro decisamente apprezzabile ed umile. Anzi, quello che voglio dire è che a Londra si può fare più di quanto si immagini in termini di lavoro. Basta soltanto avere la pazienza di cercare e il giusto livello inglese che viene richiesto di lavoro in lavoro.
Lavorare da italiani nei grandi brand e nelle grandi catene
Un ragazzo scende dall’aereo con un gruzzoletto sulla propria postepay ed una voglia di vivere e realizzarsi indefinita. Questo ragazzo affitta una stanza, fa il NIN, apre un bank account, modifica il proprio curriculum al meglio e compra un numero di telefono inglese. Questo giovane potrebbe fare tutto, ma l’unica cosa che deve evitare è non tenere in considerazione le proprie abilità. Avrà studiato qualcosa di particolare o avrà in mente il proprio lavoro ideale. Sono questi due dettagli che non deve dimenticare mai. Per trovare lavoro ha due possibilità e ha intenzione di sfruttarle.
Per prima cosa va su siti di lavoro inglesi visto che ce ne sono una marea ed invia decine e decine di curriculum. Come seconda cosa cerca i nomi di tutti i grandi brand e le grandi catene che sono attinenti al suo lavoro. Ogni brand ha infatti un sito web ed ogni sito web ha sempre accessibili le proprie vacancies lavorative. Il ragazzo invia i curriculum anche lì. In meno di una settimana Zara, Tesco, Primark e Holland-Barret gli fissano un colloquio.
La prima cosa che nota questo ragazzo è che nessuno dei negozi che lo ha contattato è un ristorante, un bar o una cucina. La seconda cosa è che sarebbe fantastico comunicare a tutti la propria impresa, realizzata con estrema facilità. Non è il lavoro della sua vita quello che ha trovato, ma almeno il suo stipendio non si basa su 7,50£ all’ora e in più non lavora in nero e ha più benefits di quanto immagina.
Beh, quel ragazzo ero io, ma tu, italiano che stai leggendo, potresti esserlo nell’immediato futuro.