Durante il corso delle nostre interviste a giovani e meno giovani, a imprenditori e a freelance made in Italy residenti in quel di Londra (o comunque in UK) abbiamo, sostanzialmente, ricevuto un ritratto simile e comune da tutti: l’Inghilterra è un paese meritocratico in cui chi davvero vale e chi mette tutto se stesso in quello che fa, alla fine raccoglie i frutti del proprio lavoro. Un paese con pregi e “meno pregi”, ovviamente. Ma di gran lunga, a quanto sembra, ricco di sogni / speranze che tendono a diventar realtà. Oggi Luca Mezzalira ci racconta la Sua storia che si lega a doppio filo a Londra e all’Inghilterra oramai da tempo. Un botta e risposta sentito, vibrante. E pieno di piccole e sane verità.
Grazie per aver accettato quest’intervista, Luca! Se Le chiedessi di descriversi con cinque parole che la caratterizzano, quali userebbe?
Tenace, spontaneo, trasparente, testardo, audace.
Londra / l’Inghilterra e Luca Mezzalira: chi ha scelto chi? E soprattutto è stato un colpo di fulmine o un amore che è andato aumentando sempre più ma lentamente?
Diciamo che quando ho deciso di vivere il sogno Britannico è stato più un colpo di fulmine che una decisione annunciata: mi è sempre piaciuta Londra sin da quando sono venuto a visitarla da turista ma da residente è veramente impagabile rispetto alla città da cui provengo, Padova.
Differenze sostanziali tra l’Italia e l’Inghilterra?
Molte le differenze a cui non rinuncerei più: sono principalmente sul mondo dei servizi – supermercati sempre aperti, trasporti sempre disponibili e qualsiasi novità è immediatamente disponibile nel mercato, a volte anche prima di quello americano.
Brexit: pro o contro?
Nel mio settore non si è risentito molto il colpo, molte multinazionali come Facebook, Apple o Google hanno annunciato che nel 2018 assumeranno centinaia di nuove figure professionali d’alto livello nel Regno Unito, quindi credo sia chiaro quale sia stata la risposta nel mondo informatico alla Brexit. Inoltre vedendo come si stanno mettendo le cose nelle trattative con l’Europa, mi sembra che la Brexit che gli inglesi hanno votato sia ben lontana da quella che stanno negoziando!
A chi dice che Londra (il Regno Unito in genere) per condizioni lavorative, salari e prezzi non è migliore dell’Italia, cosa possiamo rispondere?
Beh probabilmente hai parlato con le persone sbagliate: se compariamo il salario di un senior developer in Italia e uno a Londra possiamo farci quattro risate! Inoltre, il rispetto con cui siamo trattati in Regno Unito è comparabile a quello che abbiamo in Italia per avvocati e architetti: il nostro non è un lavoro per “smanettoni”, al contrario di ciò che si pensa nel Belpaese!
Ultima domanda: come si vede fra dieci anni?
Pelato e con la barba bianca lo sono già, quindi direi che ho anticipato di gran lunga i tempi! Scherzi a parte, sono una persona estremamente dinamica: difficile dire cosa farò nei prossimi 6-8 mesi, riuscire a predire il futuro mi riesce particolarmente difficile! Una speranza è che possa un giorno volare in America in Silicon Valley, ma per ora rimane un sogno da perseguire giorno dopo giorno.