La cucina a gas è un’invenzione inglese, che ha rivoluzionato la vita delle massaie e che ha cambiato molto anche la cucina italiana.
Molti piatti tipici italiani sono un po’ cambiati con il diffondersi di una diversa cottura. Soprattutto il forno a gas, ha permesso di sfornare facilmente tante leccornie.
La cucina a gas
La cucina a gas è entrata molto lentamente nelle case delle casalinghe, nei ristoranti e in altre strutture, ma poi ha rivoluzionato la vita dei cuochi. Nel 1826 il britannico James Sharp ha brevettato la stufa a gas, credendo di dare un calcio alle stufe a legna e a carbone. Si trattò di una scoperta dovuta a un gas ottenuto dalla distillazione del carbon fossile, che permise l’invenzione della cucina a gas moderna. Nel 1837 a Southampton iniziò la fabbricazione su scala industriale.
Tuttavia, solo nel 1851 Sharp mostra una delle sue macchine all’esposizione universale di Londra. L’invenzione suscitò curiosità, tuttavia, soltanto dal 1880 decollò davvero. Si trattava di una diretta evoluzione della stufa, che nel corso degli anni, ha cambiato il combustibile con cui era alimentata. Le prime cucine funzionavano con il cosiddetto gas di città, infatti, dopo oltre cinquant’anni erano ancora in commercio cucine miste gas-carbone.
La cucina a gas e le torte italiane
La fiamma, e il calore alimentato dal gas fu un grande progresso mai avvenuto nella tecnologia culinaria; liberando milioni di persone dall’inquinamento, dal fumo, e dalla legna da caricare nelle stufe. E’ innegabile che un diverso modo di cucinare, ha cambiato un po’ il gusto, la metodologia e le tecniche di cottura.
I fornelli hanno la caratteristica di convertire immediatamente l’energia primaria in calore con una scintilla e consentono grande variabilità. Pensiamo alla pentola del ragù, che messa sul fornello a gas regolato bassissimo, è diventata una tradizione irrinunciabile.
Oppure la nostra classica caffettiera, che deve essere messa su un fornello piccolo che va regolato basso per ottenere un caffè che non bruci. Nel tempo è diventato molto importante anche il forno a gas, specie per certi cibi italiani. Basti pensare alla classica lasagna, oppure al timballo vero e proprio. Le massaie sanno che la cottura a gas è migliore.
Pollo alla diavola
Alcuni classici della cucina italiana, hanno tratto grande giovamento dalla “cucina a gas” e hanno compiuto una certa evoluzione. Un tempo le donne italiane, preparavano pizze e torte, portandole poi dal panettiere per cuocerle, pagando una cifra simbolica.
La cucina a gas ha cambiato le abitudini e ha liberato un po’ le donne da queste incombenze. Poter cucinare in casa le torte, la pizza napoletana, le crostate, ha ottimizzato e facilitato il tutto. Quindi, nonostante le stufe a legna siano state importanti e abbiano scaldato le case di una volta, erano anche pericolose. Si sprigionavano fumi, incendi e ci si bruciava facilmente. Il fornello consente di risparmiare, e oggi i nuovi bruciatori sono concepiti per generare fiamme di forma ancora più calibrata ed efficiente. Fino a poco tempo fa, i fornelli avevano un’efficienza media del 40%, i migliori del 55%. Gli ultimi modelli più performanti raggiungono il 65%