A spiegare cosa significa portare l’italianità all’estero è Francesco Bongarrà, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra. L’istituto ha sede nel delizioso palazzetto vittoriano di Belgrave Square. Proprio da qui, Bongarrà parla di come portare la nostra cultura, e il nostro modo di essere italiani al di fuori del nostro Paese. Certamente parliamo anche di arte, del design, di musica, della cultura italiana contemporanea. Siamo un Paese che non ha solo un passato glorioso, ma anche il nostro presente è vibrante e ispira a guardare al futuro.
Tante iniziative per promuovere l’italianità a Londra grazie a Francesco Bongarrà
Francesco Bongarrà passa quest’anno, da giornalista parlamentare della celebre agenzia Ansa a direttore dell’Istituto italiano di cultura a Londra. Per Bongarrà, inizialmente, il settore pubblico è un po’ un mistero. Per questo deve familiarizzare giorno dopo giorno con la macchina amministrativa e con il ministero degli Affari esteri, che si occupa anche della cooperazione internazionale. Ciò che bisogna avere, e che purtroppo non si può imparare, è l’entusiasmo. Così come la voglia di fare. Francesco Bongarrà ha tanta voglia di comunicare sempre. Allo stesso tempo, la sensazione del direttore è che gli inglesi nutrono per l’Italia un amore autentico. Si capisce dal loro modo di vestire italiano, mangiare i nostri piatti, adorano gli oggetti di design italiano, apprezzano la musicalità della nostra lingua. Insomma, conoscono e ammirano la cultura che noi italiani portiamo a partire dai normali luoghi di aggregazione, come anche nelle Università.
Insomma, anche se siamo all’estero, sappiamo far riscoprire l’Italia. Insieme con due straordinarie colleghe del ministero degli Affari esteri, Francesco Bongarrà sta lanciando tantissime iniziative. Si va dalle mostre di arte contemporanea, a quelle di fotografia. Tra queste troviamo anche opere del Festival della Giovane fotografia italiana di Reggio Emilia. Ma c’è interesse anche per diverse rappresentazioni teatrali e spettacoli di musica più o meno recenti. Certamente, anche la musica di oggi viene promossa a Londra. Perché prossimamente è questa la musica che in tanti (italiani e non) fischiettano per le strade londinesi. Poi abbiamo diverse presentazioni di libri italiani tradotti in lingua inglese e libri inglesi con richiami e attinenze con l’Italia. Infine, spettacoli di danza anche nei frequentatissimi musei della capitale. Per questo c’è la volontà, da parte del direttore, di coinvolgere le Università, che sono densamente popolate di docenti e studenti italiani.
