Eliogabalo imperatore transgender vive una nuova notorietà. In Gran Bretagna un museo ha deciso di cambiare genere all’imperatore romano Eliogabalo. Ci si dovrà rivolgere a lui come una lei.
Eliogabalo imperatore transgender
In un’epoca di rivisitazioni, Eliogabalo sarebbe “una donna trans”. In ogni caso, già conoscevamo bene la sua vicenda. Possiamo dire che la scelta attuale del museo inglese su Eliogabalo, rispecchia la sensibilità contemporanea sul tema del gender. Il Museo avrebbe optato per il cambio di genere perché l’imperatore stesso chiedeva di essere chiamato “lady”, vale a dire “signora”. In ogni caso noi italiani conosciamo quale era l’umano sentimento dell’imperatore e non c’è motivo di fare polemica o stupirsi.
Condannato alla damnatio memoriae per via dei suoi eccessi, Eliogabalo probabilmente possiamo considerarlo una delle prime persone transgender di cui si ha notizia. Del resto, lo storico romano Lucio Cassio Dione scrisse che il sovrano si definiva “donna, amante, travestito” e che a un certo punto del suo impero chiese a qualunque medico incontrasse, dei “genitali femminili” e un “Senato composto da sole donne“. Le persone transgender del resto sono sempre esistite.
North Hertfordshire Museum
La terminologia nel tempo è cambiata. Oggi usiamo il termine transgender, da contestualizzare attraverso una visione culturale e temporale più ampia. In ogni caso, per transgender s’intende l’individuo che si riconosce nel genere opposto al proprio sesso biologico. Quindi l’imperatore rientra in questa tipologia. Eliogabalo deriva da El Gabal, divinità di cui era sacerdote, o sacerdotessa. A quattordici anni diventa imperatore, mostrandosi subito anticonformista. Nasce in un corpo maschile in cui non si riconosce. Si fa chiamare imperatrice.
Vuole un senato di sole donne e permette alla mamma e alla nonna di partecipare alle assemblee senatorie. Queste iniziative non sono ben viste a Roma. Un senato femminile è considerato, infatti, moralmente corrotto. Decide anche d’imporre la venerazione di El Gabal – divinità semitica del Sole, a cui è particolarmente devoto – come unico Dio. Queste decisioni saranno la sua rovina, infatti, dopo soli quattro anni di impero i soldati lo uccideranno.
Historiae Romane – Cassio Dione
I pretoriani decidono di eliminarlo, decapitandolo. Lo trascinano per il Circo Massimo e poi lo buttano nel Tevere, quindi una fine terribile. In ogni caso, negli scritti giunti fino a noi, si parla di Eliogabalo al maschile, ma narrando la sua determinazione di essere donna. Inoltre dopo l’uccisione Eliogabalo è stato condannato alla damnatio memoriae.
Poi però dall’Ottocento si è voluto riscoprire Eliogabalo, approfondendo e ristudiando vari aspetti. Le fonti sull’imperatore eccentrico sono scarse. Però è interessante ciò che scrive Cassio Dione, che nelle sue Historiae Romanae scrive che l’imperatore, identificandosi nel genere femminile, desiderava farsi chiamare signora. Lo storico romano dice che l’imperatore Eliogabalo vagava per le città, cercando un medico a cui dare metà dell’impero, per diventare davvero donna. Quindi voleva davvero cambiare sesso. Va detto comunque che tutte e tre le storiografie che giungono riguardo Eliogabalo, confermano il fatto che fosse transgender come diremmo oggi.
Circo Massimo – Eliogabalo imperatore transgender
Cassio Dione scrive anche che Eliogabalo si dipingeva le palpebre, si depilava e andava a prostituirsi nelle taverne e nei bordelli e anche a palazzo. L’imperatore spesso si vestiva da Venere, imbellettandosi con gioielli sfarzosi e tessuti preziosi. Si truccava e indossava delle parrucche. Aveva sposato cinque donne ma anche due uomini e durante le cerimonie recita le formule parlando di sé al femminile, definendosi «moglie e regina».