La Fondazione Rossini, dedica al celebre compositore italiano, la mostra Rossini a Londra 1824-2024. Si tratta di un appuntamento nella capitale per conoscere meglio Gioacchino Rossini. In particolare, la mostra è dedicata al soggiorno britannico del compositore. Sono esposti spartiti e immagini legati al suo periodo in Inghilterra, con anche la pubblicazione dell’edizione critica del Pianto delle Muse.
Londra celebra un grande compositore italiano con la mostra Rossini a Londra 1824- 2024
A Londra fino al Primo dicembre la Fondazione Rossini presenta la mostra dal titolo: Rossini a Londra 1824-2024. Una mostra completamente dedicata al breve ma intenso soggiorno che il compositore italiano Gioachino Rossini fa in Inghilterra. Inoltre, è significativo come, con il suo viaggio a Londra, Rossini concluse proprio due secoli fa il suo giro delle capitali. D’altra parte, Rossini arriva a Londra dopo Vienna e un passaggio trionfale a Parigi. Viaggi che lo consacrano come il musicista più in vista d’Europa. Ma è durante i mesi della sua permanenza londinese (da dicembre 1823 a luglio 1824) che Rossini diventa assoluto protagonista della vita cittadina. Soprattutto, frequenta tutti i salotti della più alta aristocrazia, con concerti e tenendo lezioni. Tra i più ferventi ammiratori del Maestro pesarese, ricordiamo re Giorgio IV.
Sempre al suo fianco la moglie Isabella Colbran, celebre soprano. La composizione più rilevante del suo periodo londinese è Il pianto delle Muse in morte di Lord Byron. Crea quest’opera in occasione della scomparsa del poeta britannico. Il tenore solista è alla prima esecuzione del lavoro. Lo stesso Rossini, interpreta nell’opera il Dio Apollo. Proprio nel 2024, a duecento anni da quel viaggio a Londra, esce la pubblicazione dell’edizione critica del Pianto delle Muse a cura. Un lavoro di Eleonora Di Cintio per la Fondazione Rossini. Infine, la mostra Rossini a Londra 1824-2024, si sviluppa tra Casa Rossini e il Museo Nazionale Rossini. Si tratta di un percorso espositivo di spartiti, ma anche di immagini, interpreti e personaggi storici. Tutto a cura di Catia Amati, Lucia Ferrati, Maria Chiara Mazzi, con le collaborazioni di Sergio Ragni, Luigi Cuoco e dello Studio Amati Bacciardi.
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