Londra. Sono di Luigi Camporota le “ottime mani” di cui parla Downing Street riguardo a Boris Johnson. E’ un medico calabrese e fa parte dello staff del St Thomas’ Hospital. Specialista in terapia intensiva, è considerato uno dei massimi esperti di malattie respiratorie.
Il primo ministro ricoverato in terapia intensiva lo scorso 5 Aprile
Boris Johnson, dopo aver contratto il Covid 19, era in isolamento a casa, da dove aveva continuato a lavorare. Ma, dopo giorni di febbre e sintomi persistenti, il quadro generale è peggiorato e le sue condizioni hanno reso necessario il ricovero al St Thomas’ Hospital, uno dei migliori ospedali di Londra. Ieri sera è uscito dalla terapia intensiva in netto miglioramento.
Luigi Camporota è il medico italiano che ha preso in cura il premier
Sconosciuto ai più fino a ieri, Luigi Camporota fa parte dello staff del St Thomas’ Hospital già da qualche anno. E’ Il Times che da’ rilievo alla sua posizione. Il suo nome compare nella lista degli specialisti dell’unità di terapia intensiva dell’ospedale britannico. Il Dr Camporota, ha un curriculum di altissimo livello, nel suo settore è considerato un luminare. Ha al suo attivo pubblicazioni scientifiche sulle più note riviste mediche e, in questa situazione, Boris Johnson davvero, non poteva desiderare specialista migliore.
Chi è Luigi Camporota
E’ un medico calabrese e si è laurato nel facoltà di medicina di Reggio Calabria nel 1995. Successivamente si è specializzato in medicina respiratoria con una tesi di ricerca dal titolo ‘”Fenotipo e attivazione modello di macrofagi alveolari nell’asma atopica”. Camporota ha poi ottenuto il dottorato di ricerca, con un lavoro molto specifico sulla “Regolazione delle risposte infiammatorie nell’asma allergica” all’Università di Southampton. I suoi studi, sull’utilizzo di macchinari nel supporto di crisi respiratorie acute, vengono pubblicati sulle più importanti riviste mediche del Regno Unito. Ora il nostro connazionale, come tantissimi altri medici italiani, è in prima linea nella battaglia contro questa terribile malattia.
Al posto giusto al momento giusto
Già notato dai suoi compagni di College e di dipartimento, è un grande esperto di insufficienza respiratoria, di sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS), di ventilazione meccanica avanzata, di monitoraggio emodinamico, di monitoraggio respiratorio, extracorporeo e ossigenazione di membrana (ECMO).
Una serie di importanti riconoscimenti
Questo gli permette di approfondire le sue ricerche anche in tema di Ingegneria fisiologica e monitoraggio respiratorio che gli vale nel 2014 il Massimo riconoscimento del Consiglio di Ricerca in Ingegneria e Scienze Fisiche (EPSRC) per il “Monitoraggio respiratorio ripetibile robusto con EIT”. Due anni dopo riceve un altro prestigioso riconoscimento dal Fondo Strategico di Ricerca KCL EPSRC per l’Utilizzo di sensori indossabili, che oltre alle misurazioni manuali, migliorerebbe le condizioni del paziente”. Nel 2017 un altro prestigioso riconoscimento gli viene dal Consiglio di Ricerca in Ingegneria e Scienze Fisiche (EPSRC), per un lavoro di grande impatto scientifico sulle “Tecnologie di simulazione personalizzate per l’ottimizzazione terapica nell’unità di terapia intensiva: realizzazione industriale e medica”.
Boris Johnson, la Brexit e lo staff “straniero”
E’ con una nota di amarezza, che bisogna constatare che tanti straordinari medici italiani, come Luigi Camporota, siano dovuti emigrare. Andarsene dall’Italia, che non gli ha dato, fin’ora, la possibilità di eprimere al massimo le loro potenzialità, cogliendo opportunità all’estero. Inoltre è una strana ironia della sorte che è un medico straniero, che oggi ha in cura il primo ministro fautore della Brexit. La sua salute è in ottime mani, le migliori.