Il calcio lo hanno inventato gli inglesi? Questo meraviglioso sport che ci unisce e divide al contempo, è anglosassone o di origine mediterranea come i più sostengono? La parabola italiana calcistica va in assist e segna un gol a porta vuota!
Il calcio lo hanno inventato gli inglesi?
Il calcio lo hanno inventato gli inglesi? Forse quello moderno sì, o forse ciò che somiglia di più a quello che si gioca oggi. Tuttavia i sudditi di sua maestà devono fare i conti con la cultura mediterranea, ben più antica e strutturata nei millenni. Nell’Odissea si cita chiaramente, che già attorno al IV secolo a.C., i bambini greci e anche romani, giocavano con una palla. Questo pallone da prendere a calci e lanciare, era di cuoio, imbottito di lana e di piccoli semi.
Ricordiamo che a Roma questo gioco era chiamato “harpastum”, dal verbo greco “arpazo” che significa “afferrare”. Il gioco si svolgeva costituendo due squadre, che si affrontavano in uno spazio rettangolare. Il campo da gioco era delimitato da una linea centrale tracciata sul terreno. Vinceva la squadra che riusciva ad appoggiare la palla sulla linea di fondo avversaria, usando sia le mani sia i piedi!
Il calcio lo hanno inventato gli inglesi? O nasce da Piazza Santa Croce
Il gioco o sport come diremmo oggi, si diffuse ben presto in tutta Europa, con delle regole flessibili nel tempo. Facendo un bel balzo nel Medioevo, ritroviamo questo sport, o uno del tutto simile, che animò grandi rivalità tra villaggi vicini; cosa che evoca chiaramente il moderno tifo da stadio.
A tal proposito, ricordiamo anche che la città dove il gioco del calcio ebbe il massimo successo mai scemato, fu Firenze, tra il 1400 e il 1500. Il campo di gioco era Piazza Santa Croce, dove le squadre di calcianti si affrontavano. Questi incontri che ancora si svolgono, ricordano molto da vicino il rugby. La squadra che vinceva, si aggiudicava come trofeo le insegne avversarie e ognuno aveva dei colori, come le squadre di oggi. Era un gioco estremamente duro senza protezioni, e senza esclusione di colpi. Ancora oggi si rievoca questo sport e testimonia la vecchia tradizione italiana del pallone.
Sheffield football club
Cionondimeno, possiamo dire che il calcio moderno inizia nel 1857 in Inghilterra, e precisamente a Sheffield. In questa città nacque la prima squadra di calcio al mondo chiamata appunto Sheffield football club. Lo Sheffield disputò la sua prima partita nel “Parkfield House”, antesignano dello stadio. L’anno dopo, sull’onda dell’entusiasmo, si misero per iscritto le regole del gioco. Con quelle poche righe vergate e usate ancora oggi, nasceva il calcio moderno; le chiamarono “Sheffield Rules – Regole di Sheffield”. Il calcio era agli albori, e per mancanza di squadre rivali, le prime partite erano incontri tipo “scapoli contro ammogliati” o “tesserati contro giocatori liberi”. Il calcio moderno però si diffuse velocemente. Nacquero altre squadre e 1861 si disputò già il primo derby della storia. Lo Sheffield Fc affrontò l’Hallam, nato solo un anno prima. I calciatori scendevano in campo gratis, poiché la società non era dell’idea di pagarli.
Geona e Juventus
Soltanto dal 1885 nacque la figura del calciatore professionista in Inghilterra. Ricordiamo comunque, che questa gloriosa squadra, vinse un solo trofeo: la coppa d’Inghilterra per dilettanti. Oggi, lo Sheffield Fc gioca nella ottava serie inglese, ed è composta di dilettanti, orgogliosi di discendere da pionieri! Come dicevamo, il calcio moderno così strutturato, si diffuse prestissimo anche in Italia.
La più antica squadra di calcio dilettantistico del nostro Paese è considerata l’Internazionale Torino, fondata nel 1891; nata dalla fusione di due squadre precedenti. Parliamo del Football & Cricket Club del 1887, e il Nobili Torino nato nel 1889. Come club professionistico invece, il club decano d’Italia è il Genoa, fondato nel 1893, seguito dalla Juventus F.C., fondata invece nel 1897.