Sempre più possibile una Brexit invertita, almeno per i giovani. Vero che sono tanti gli italiani che sperano in questa possibilità. Vogliono tornare a viaggiare, studiare e lavorare nel Regno Unito. Una possibilità ma che è legata a una Commissione europea ben intenzionata a riaprire i negoziati con Londra.
Si parla tanto, ma una Brexit invertita oggi è possibile
Una Brexit invertita, è qualcosa che piace agli inglesi, ma che risulta positiva anche per i giovani europei. Per esempio, tanti studenti italiani felici di tornare a viaggiare, studiare e lavorare liberamente nella capitale del Regno Unito, senza bisogno di visti. Così, la Commissione europea, propone a Londra di riaprire i negoziati. Soprattutto pensiamo a giovani tra i 18 e i 30 anni che possono tornare a godere del diritto alla mobilità come prima della Brexit. Bisogna semplificare le opportunità di studio, lavoro e vita per i giovani cittadini dell’Ue e del Regno Unito. Per questo si stanno anche rafforzando i legami tra i due territori. A un livello politico, l’Unione europea lavora a un accordo per una mobilità limitata nel tempo. Ma le condizioni vanno verificate prima che la mobilità possa avere luogo.
Sicuramente tutto questo conferisce ai giovani cittadini britannici gli stessi vantaggi della libertà fondamentale di movimento goduta dai cittadini dell’Unione. Dunque, il lavoro è per tutti quello di aprire la strada per posti universitari negli Stati membri con un trattamento paritario tra cittadini dell’Ue e quelli del Regno Unito in merito alle tasse universitarie. Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, con il programma di mobilità giovanile si pensa introdurre visti speciali per consentire ai giovani di soggiornare in tutti i Paesi partecipanti. Una Brexit invertita, sembra utile anche a portare milioni di nostri giovani nel Regno Unito per coprire le lacune lasciate dalla Brexit in settori quali: ospitalità e istruzione universitaria. Si tratta di una boccata d’aria fresca per Inglesi ed europei. Mentre per le università pensiamo a un più facile accesso per ricercatori e studenti. Anche per quelli coinvolti nel programma di ricerca scientifica Horizon Europe.
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