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Birra in Britannia, dove i coloni romani attendevano rifornimenti

Birra in Britannia - Romani

Era dura la vita dei coloni romani dalle parti del Vallo di Adriano, lo testimoniano altri incredibili ritrovamenti di missive. I messaggi dei soldati in Britannia parlano chiaro: “Portate più birra”! Approfondire lo studio di questi testi, ci consentirà di conoscere meglio i nostri antenati pionieri in Britannia.

Nel 2003 gli esperti del British Museum definirono le tavole trovate, in particolare quelle del 1992, un tesoro archeologico preziosissimo; sicuramente il più importante proveniente dalla Gran Bretagna.

Birra in Britannia

Birra in Britannia! “I miei soldati non hanno più birra, si prega di inviarne ancora”. Il messaggio lo firma Masclus, un soldato di circa duemila anni fa. Questo è solo uno dei tanti messaggi, che possono svelarci la vita quotidiana degli antichi romani; contenuto in una straordinaria scoperta fatta nel forte romano di Northumberland, in Inghilterra, al confine con la Scozia, nell’area del Vallo di Adriano. Le missive sono state rinvenute su pezzi di legno sottilissimi, e su cui erano incisi alcuni testi con inchiostro. I reperti erano disposti in un’area di quattro metri quadrati, piuttosto in profondità. Questi nuovi frammenti aiuteranno a capire il pensiero dei coloni lontano da Roma, e forse, studiandoli emergeranno nuove identità. Questi nostri antenati sono quelli che hanno costruito le fondamenta della Gran Bretagna romana. L’archeologo che operò le prime scoperte fu Robin Birley.

Masclus

Oggi le lettere rinvenute si trovano al British Museum, con quelle precedentemente trovate nel lontano 1973. All’epoca il figlio dell’archeologo, Andrew era un adolescente e anche lui sognava di fare grandi scoperte archeologiche. Ho sempre sperato che lì sotto ci fosse ancora qualcosa”.  

Il tempo e la pazienza gli hanno dato ragione. Di recente, con sorpresa, dagli scavi che ora dirige egli stesso, Birley junior ha recuperato altre venticinque tavolette. Le nuove tavolette sono vergate su lastre di quercia o di betulla. Lo stato di conservazione si è rivelato incredibilmente eccellente. Sono messaggi per lo più legati alla vita militare, ma in grado di dirci molto su come vivevano e su ciò che è successo allora. Le tavolette sono databili intorno al I° sec. d.C. L’esame iniziale dei testi sarà lungo, tuttavia, è già emerso che alcune delle missive sono state firmate da un soldato noto come Masclus.

lettere a Bloomberg e Mongotius

Questo soldato, evidentemente dava indicazioni sulla natura dei rifornimenti necessari al forte del Vallo di Adriano e chiedeva aiuto ai suoi superiori. Rispetto alla classica betulla già ritrovata in precedenza, molti testi sono scritti su quercia, consentendo senza dubbio una migliore lettura e maggiore conservazione. Altri messaggi, come è comprensibile, sono di natura personale, insomma, scambi epistolari. Birkley, l’archeologo, si è dimostrato molto eccitato dalle lettere, perché è fantastico leggere dei messaggi da un passato così lontano.

Cionondimeno proprio a Londra, durante la costruzione di un quartiere, emersero già altre quattrocento tavolette, dove esisteva un tempio dedicato al dio Mitra. In queste altre lettere, compare per la prima volta il termine “Londinium”, l’antica “Londra; altra grande scoperta archeologica. L’intera famiglia dei Birkley, il figlio Andrew, la madre Patricia e il padre Robin, seguono i lavori di da quasi cinquant’anni.

fonte foto – Twitter

Birra in Britannia, dove i coloni romani attendevano rifornimenti ultima modifica: 2019-10-11T09:00:33+01:00 da simona aiuti

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