Apecar a Londra, a volte nuovi e anche d’epoca, che si convertono in food truck personalizzati; progettati per unire la tradizione alle esigenze della modernità.
Apecar a Londra
Mettersi a cucinare a bordo di un Apecar sembra bizzarro ma gli italiani hanno inventato l’arte d’arrangiarsi. L’ape è più agile in città, ideale per fare pizze, caffè, cappuccini e gelati. Il mondo della ristorazione italiana da qualche anno ha cambiato fisionomia e ci si deve adattare. Del resto non è una novità assoluta, poiché nel Nord Europa gli ambulanti italiani giravano con altri mezzi, spesso a piedi, ma la sostanza non cambia.
Lo street food ci appartiene da sempre e quindi vedere l’Apecar con bandierine italiane, è un’attrattiva. E’ una nuova moda nata per soddisfare il nostro appetito anche al di fuori dei canonici tre pasti giornalieri. L’Apecar simbolo tricolore dal lontano Secondo dopoguerra, si ripropone: piccola, veloce e itinerante, questo genere di ristorazione sta conquistando ampie fette di mercato grazie alla semplicità.
Street food italiano – Apecar a Londra
Quello del ristoratore on the road non è sicuramente un lavoro facile. Bisogna sopportare orari massacranti dato che si lavora sino a notte fonda e spesso nei weekend. Inoltre si sta sempre in piedi e i ritmi sono frenetici. Nulla che non possa essere superato con un po’ di sana passione. Prendiamo la storia di un giovane pizzaiolo Silvestro Morlando che, prima su un van, e ora anche su una tre-ruote ha diffuso l’amore per la Margherita allo Spitalfields Market e anche al Camden Market.
Un’Apecar e le piastrelle colorate di Vietri: sono queste due immagini simboliche del Belpaese a caratterizzare la pizzeria che ha aperto a Camden Market. A gestire lo spazio è Silvestro Morlando, che da anni ormai diffonde il culto della ‘margherita londinese‘. Sicuramente ci sono molti vantaggi. Le pratiche burocratiche sono più snelle rispetto a quelle necessarie per l’apertura di un ristorante classico.
Pizza Margherita allo Old Spitalfields Market
All’inizio Silvestro girava con un furgoncino, su cui preparava, cuoceva e distribuiva la pizza. Il suo piccolo van ha cambiato lo stile del pranzo di tanti londinesi, ma a Silvestro, arrivato dall’Italia dieci anni fa per fare il cameriere, non bastava. Così sei anni fa ha aperto uno spazio fisso a Spitalfields Market e da qualche giorno anche quello di Camden Market. “Sono orgoglioso di questo traguardo, anche perché Camden è sempre stato uno dei miei luoghi preferiti a Londra – racconta- Ci sono venuto come turista e adesso sono uno degli imprenditori che lo rendono un posto speciale e unico”.
La Brexit non più recente, ancora si porta dietro molti strascichi. Manca il personale, assumerlo dall’Italia è complicatissimo, talvolta impossibile. A suo tempo Silvestro Morlando ha studiato bene i nuovi regolamenti britannici collegati alla Brexit. E’ necessario fare da garante per chi arriva a lavorare a Londra.
Silvestro Morlando
Inoltre è conveniente importare direttamente le materie prime che servono, dato che per via della Brexit spesso i camion con la farina o i pelati rimangono fermi al confine e questo crea molti problemi. Ora però c’è il marchio Sud Italia, che è noto in tutta Londra. Infine c’è la novità del franchising: “Ho firmato un contratto per fare un franchising di Sud Italia – spiega – .
Useremo i furgoni Citroen H Van, che hanno più spazio per il forno rispetto all’Ape e sono perfetti per lo street food oppure la tradizionale Ape Piaggio con le piastrelle campane e il forno a legna”.
(Fonte foto – Facebook)