Pasqua in Scozia, ovvero “Easter” che proviene dall’inglese antico “eastre” e che si riferisce all’antica celebrazione della Pasqua. Ostern sembra derivi da una dea legata alla fertilità e alla primavera, e che si conosceva con il nome di “Austron”.
Pasqua in Scozia
Furono i cristiani anglosassoni che adottarono questo termine legandolo alla Resurrezione di Cristo. Da turisti in questi luoghi del nord Europa, troviamo tradizioni a noi sconosciute. Per esempio uno dei dolci tipici si chiama “hot cross bun”. E’ un piccolo pane dolce che si serve caldo con una croce di zucchero. Si tratta di un impasto dolce speziato con uvetta, che si mangia il Venerdì Santo. Si è diffuso anche in Canada, Sudafrica, Australia e Nuova Zelanda.
In realtà questo pane dolce è identico ad un altro che era diffusissimo nelle feste tra gli antichi romani. Tuttavia, sembra che anche durante l’alto Medioevo, già si contrassegnassero i pasticcini con un segno a forma di croce. Si credeva che così si “spaventassero gli spiriti maligni evitando che il pane diventasse raffermo. I fornai non lesinavano la croce, perché i clienti la cercavano.
Pranzo di Pasqua
Con la Riforma Protestante però, la vendita degli Hot Cross Bun fu proibita tranne che in occasioni speciali, come il Venerdì Santo. Lo si faceva in casa per non incorrere nelle sanzioni. Comunque il pane, le torte e le paste portavano la croce per il Venerdì Santo. Tuttavia questi dolci, erano considerati qualcosa di speciale, e chiamati “Good Friday Buns”. Si consideravano dolci per le classi più umili che li mangiavano solo durante le feste pasquali.
Comunque gli scozzesi come noi, a Pasqua fanno un grande pranzo familiare la “Easter Sunday”. Normalmente il piatto principale è un arrosto d’agnello, il “Roast Lamb”. Non manca una zuppa o una crema di carote con coriandolo, di patate o rape. Ma anche creme di porri e patate, zuppe di cavolfiori e pancetta. Si finisce con un dessert che di solito è molto zuccherato.
Scottish Cranachan
Si consuma del profiteroles, molto cioccolato, torta di mele o il famoso dessert di lamponi “Scottish Cranachan”. E poi c’è una delle tradizioni più famose del Regno Unito, l’“Egg Rolling Contest”, ovvero “la corsa delle uova rotolanti”. Vista la grande espansione dell’impero britannico, questa usanza è diffusa in molti luoghi del mondo come Asia, America, Canada.
Ma qui nel Regno Unito presenta alcune peculiarità. La gara consiste nel decorare le uova, e lanciarle giù per le colline delle città. Il nome di questa festa era “Passover”, ovvero “pace-egging” (letteralmente “a ritmo di uova“). Alcuni dei luoghi più tradizionali per questo rito sono: Penrith, la collina di Bunkers a Derby e l’amatissima collina di Arthur’s Seat a Edimburgo. Anticamente, le uova si avvolgevano in bucce di cipolla e si bollivano, diventando dorate. A Edimburgo si realizza ciò che si conosce come “Easter Egg stravaganza”, che si celebra durante la “Easter Sunday”.
Easter Sunday – Pasqua in Scozia
In quest’occasione si insegna ai bambini, a dipingere le uova e lanciarle giù per una collina. Una leggenda narra che un coniglietto aspettò ansioso per tre giorni che il suo amico Gesù finisse le sue preghiere nel giardino del Getsemani. La mattina seguente Gesù tornò al giardino dal suo amico. Il pomeriggio si ritrovò una pianta di ortica in fiore. Al centro del fiore c’era l’immagine del coniglio in ricordo dell’amico fedele di Gesù. Si racconta che il coniglio rimase davanti al santo sepolcro e fu testimone della risurrezione.
Quando vide Gesù uscire dalla tomba, capì che doveva dare questo messaggio all’umanità. Per farsi comprendere, decise di usare il simbolo delle uova (dalle quali rinasce una nuova vita). Le dipinse per mostrare che si trattava di una buona notizia. In generale sia i conigli che le lepri e le uova sono sempre stati simboli associati alla fertilità e alla vita.
Equinozio di Primavera
Questi animali sono molto prolifici, portano molte uova tradizionalmente nelle date vicine all’equinozio di primavera, quando nascono i loro cuccioli. Nascite che di solito coincidono con la festa della Pasqua. Dopo questa breve rassegna abbiamo potuto vedere come la “Easter” non sia una data triste da queste parti, al contrario è un’occasione piena di allegria, come si può ben intendere dalla presentazione di diversi manicaretti che si gustano in famiglia. Per finire possiamo aggiungere che questi giorni sono molto attesi dagli studenti. Nel periodo di vacanza, infatti, di solito festeggiano con le famiglie in case di campagna o in parchi naturali. Lo si fa visitando castelli e monumenti. O partecipando alle innumerevoli battute di caccia alle uova di Pasqua.