Le monete romane di Norfolk hanno un fascino incredibile; che ben si sposa con l’hobby di setacciare le campagne inglesi con il metal detector.
Sono in tanti tra i britannici, che se ne vanno con cuffia e rilevatore, alla ricerca di antichità e a quanto pare ne trovano eccome. Una delle ultime e sorprendenti scoperte, è avvenuta ad opera di una coppia di Norwich; Damon Pye e sua moglie Denise.
Le monete romane di Norfolk
Ci troviamo all’interno di una fattoria, dove sono state rinvenute una serie di preziose monete romane, proprio nei pressi di Norfolk. La cosa interessante è che altri tesori potrebbero ancora essere nascosti da quelle parti. Il tesoro scoperto, a quanto pare comprende 52 monete romane in rame e ottone; di cui sei aurei d’oro di Augusto e una moneta d’oro coniata dalla tribù britannica degli Iceni.
Le monete risalgono al periodo compreso tra il 4 a.C. e il 7 d.C.. Mr Pye, che è il vicepresidente del Norwich Detectors Club, ha dichiarato di aver effettuato la scoperta nel corso di un mese, trovandosi a 15 miglia da Norwich. Si tenga presente poi che le monete d’oro romane sono estremamente rare. Fino ad ora ne erano emerse una manciata, trovate finora nella East Anglia. Quindi averne trovate addirittura sei è piuttosto fuori dal comune.
Le monete romane di Norfolk con un metal detector
Si tratta della scoperta più significativa effettuata dalla coppia di coniugi fino ad oggi. Inoltre, quello di Norfolk potrebbe essere un sito romano prima sconosciuto; forse un santuario, ma potrebbe esserci molto di più. Tuttavia, potrebbe anche essere necessario l’intervento di una squadra di archeologi professionisti; per scavare ulteriormente nella speranza di determinare se ci si trovi in presenza di una villa romana, di un tempio o di un santuario.
A parere del sig. Pye, gli aurei di Augusto sarebbero monete di grande valore per “migliaia di sterline” ed è vero! Il British Museum di Londra avrebbe espresso un certo interesse nell’acquisto delle monete. Se la vendita al Museo londinese non andasse a buon fine; secondo le leggi vigenti in materia nel Regno Unito, il tesoro verrebbe restituito agli scopritori ed al proprietario del terreno, che potrebbero metterlo all’asta. Eppure questo non è stato l’unico ritrovamento degli ultimi anni.
Coloni romani in Britannia
Qualche anno fa, emersero altre monete nella stessa zona, forse nel conio imitative anglo sassoni. Coniate probabilmente tra il V e possibilmente anche il VI secolo in Inghilterra; per continuare a mantenere un’economia monetaria nel luogo. Ci son conferme al riguardo, che dopo la partenza dei romani si mantenne in Britannia una circolazione argentea; basata su silique e silique tosate.
La dimensione di fatto è simile a quella dei nummi tardo imperiali. Inoltre i rovesci ricordano monete molto comuni come i fel temp reparatio, i gloria exercitus e addirittura i consecratio di Claudio II Gotico del 270-280 d.C. Forse si possono datare alcune al 390-440 d.C. Mentre altre tre, potrebbero pure esser datate al 420-600 d.C. Questa seconda scoperta è stata considerata secondaria dal punto di vista archeologico. Forse perché si considerano e definiscono in primis imitative barbare, e poi monete tardo romane per i collezionisti neofiti.