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Lavorare in Inghilterra è sempre più difficile nel settore della ristorazione, che chiede al governo di Sunak di correre ai ripari

Lavorare in Inghilterra - Londra E Sunak in foto

Lavorare in Inghilterra e trasferirsi, per chi vuole lavorare nel campo della ristorazione è diventato molto complicato. La situazione che si è venuta a creare però, danneggia sia l’economia inglese, che tanti potenziali lavoratori italiani.

Lavorare in Inghilterra

La fuga dei camerieri italiani ad esempio ne è l’emblema. Basta considerare che a Londra per ottenere il visto bisogna guadagnare più di 45mila euro e quindi, tanti migrano verso altri paesi europei. Chi ha bisogno di mano d’opera italiana, fatica a trovarla e questo abbassa il livello dell’offerta del servizio.

Sono sempre stati tantissimi i giovani che da anni chiudono il trolley per tentare la fortuna nel Regno Unito. Un desiderio ora negato dalle ferree regole della Brexit che spingono specialmente chi arriva dal settore della ristorazione a trovare altre soluzioni, o addirittura a ritornare a casa, o comunque ad abbandonare il paese. Anche  le materie prime arrivano in modo più centellinato e la mano d’opera italiana, molto ambita è diventata rara. Insomma, sono tutti scontenti e il governo inglese deve correre ai ripari, sollecitato da tanti cittadini britannici.

Visto di lavoro in UK

Rishi Sunak, che in questo momento è in crisi è sotto accusa perché non sarebbe riuscito ad affrontare il problema. Al momento non solo rischia di andare a casa, ma secondo le previsioni, anche di non essere rieletto. Dopo la brexit, tanti si aspettavano degli accordi bilaterali, che non sono arrivati. Le normative entrate in vigore negli ultimi anni, hanno aumentato la soglia salariale minima per un visto di lavoro, da 26mila a 38.700 sterline, che non è poco, anzi è una cifra bella alta. Altre volte ho affrontato la questione, ma semplicemente perché è necessario che il governo italiano e quello britannico, devono trovare un accorso. La cosa non è più procrastinabile.

Oggi chi guadagna meno di 45.000 euro, non può sperare di trovare lavoro oltre Manica. E ad avere uno stipendio più basso sono la maggior parte dei camerieri. Tuttavia anche andare a studiare in UK è complicato.

La fuga dei camerieri italiani

Quello dei camerieri, ma anche dei cuochi, sembra l’ultimo anello della catena, ma non è affatto così, anzi. Secondo il sito di reclutamento Glassdoor, lo stipendio medio a Londra nel 2024 è stato di 28mila sterline l’anno. Molti ristoratori hanno confessato di essere molto sotto pressione e faticano a trovare personale qualificato. Si tratta anche di esercenti italiani che lavorano in UK da una vita e ora hanno il fiato sul collo del governo. Alcuni stanno pensando seriamente di andarsene, ma farlo per alcuni dopo tanti anni di lavoro è dura, perché Londra è diventata “casa”.

Eppure guardarsi intorno e cercare lavoro altrove all’interno della Comunità Europea, sta diventando necessario. Non possiamo non considerare quanto sia diventata economicamente difficile la vita nel Regno Unito per una giovane coppia che non oggettivamente non può guadagnare certe cifre prima della Brexit. Prima non c’erano mai stati problemi nel trovare mano d’opera italiana.

Lavorare nel Regno Unito

Quindi il costo della molto caro, spinge gli italiani fuori dal Regno Unito, ma sono gli stessi cittadini britannici a lamentarsene. Sotto accusa come dicevo è anche il primo ministro Rishi Sunak, tra l’altro di origini indiane. E’ opinione di molti che dovrebbe meglio comprendere le difficoltà di chi emigra o è emigrato da tanti anni. L’inquilino del numero 10 di Dowing Street, anche lui precario nella sua “provvisoria residenza”, è sempre più tirato per la giacchetta. In ultima analisi, oggi molti lavoratori che sono in UK anche da da otto o dieci anni, stanno andando via o ci stanno pensando seriamente ed è un fallimento per il governo di sua maestà Re Carlo III.

Nonostante la buona paga, il costo della vita sta diventando insostenibile e vedendo il personale cercare “lidi migliori”, molte attività vedrebbero scendere il livello di professionalità interna e tanti stanno pensando perfino di chiudere.

N 10 Dowing street – Lavorare in Inghilterra

Alcuni ristoratori, per cercare di tenersi stretta la squadra, hanno anche offerto paghe maggiori ai dipendenti, poiché avere uno staff italiano preparato sulla cultura gastronomica del paese è fondamentale.

Lavorare in Inghilterra è sempre più difficile nel settore della ristorazione, che chiede al governo di Sunak di correre ai ripari ultima modifica: 2024-06-24T16:12:12+01:00 da simona aiuti

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