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Intervista a Flavia Schiano: se sai farti valere Londra sarà tua

Flavia

Ben trovata, Flavia, su ItLondra – Italiani a Londra! Chi è Flavia Schiano?! Presentati pure ai nostri lettori!

Salve a tutti! Sono una ragazza del Sud che 3 anni fa ha deciso di andare a Londra per studiare la lingua un paio di mesi e ci è rimasta più di un paio di anni. Oggi ho ovviamente imparato l’inglese, conseguito un MBA e avuto meravigliose esperienze lavorative e personali!

Flavia e Londra / l’Inghilterra: è stato amore a prima vista o ha richiesto più tempo?

É stato un amore nato che è un po’ diminuito nel tempo. Come dire… ‘non è tutto oro quello che luccica’. Londra è una città meravigliosa ma, a mio dire, è piena di controsensi. D’altro canto la multietnicità la rende super stimolante ma anche difficile da affrontare.

Londra – gli UK è / sono davvero meritocratica-i oppure è una “leggenda metropolitana”?

L’Inghilterra è decisamente meritocratica, forse, talvolta troppo ‘non meritocratica’. Mi spiego: ho visto colleghi promossi perchè da tanto tempo in azienda ma con una capacità manageriale pari a zero. Però se ti fai valere (perlomeno a Londra, sempre meglio non generalizzare) in Inghilterra le opportunità le hai.

Cosa ne pensi della Brexit? Favorevole o contraria? Come hai reagito dopo aver saputo della vittoria del “leave”? E qual’è stato il tuo primo impulso?

A metà (Rif. pro o contro NdR). Diciamoci la verità, l’Inghilterra in Europa non c’è mai voluta stare e  non c’è mai stata. Diversa moneta, diversa unità di misura, diverso senso di marcia… l’Inghilterra è un’isola ed è contenta di esserlo. Ma pensare di poter tornare indietro ora è utopia. Come sosteneva mia nonna ‘durante l’epoca di Mussolini potevamo lasciare le porte aperte perchè niente succedeva’, nemmeno lei avrebbe mai pensato di poter tornare indietro. Consapevole che la Germania userà il pugno duro per evitare che qualche altro paese fuoriesca, mi auguro soltanto che i connazionali all’estero vengano tutelati.

Circa la mia reazione… Mah, in quel periodo lavoravo da Pret a Manger, al mattino presto e quindi prima di uscire di casa diedi uno sguardo veloce alle proiezioni, ma era troppo presto per conoscere il risultato finale. Durante la giornata i customers che entravano nello shop avevano espressioni tra il confuso, l’incredulo e l’attonito… ci si era scherzato attorno per una settimana, ma nessuno e dico NESSUNO, almeno a Londra, credeva che sarebbe accaduto davvero (Rif. il “leave” NdR).

Il mio primo impulso è stato «Non mi vogliono? Me ne vado!» anche perché gli articoli e i post con striscioni poco promettenti nei confronti degli immigrati arrivavano dalle altre parti dell’Inghilterra, ma poi a Londra davvero non ti puoi sentire un estraneo perchè o lo sono tutti o non lo è nessuno. Londra non è realmente “Inghilterra”… É un posto veramente a sé stante con equilibri e realtà assolutamente peculiari.

Alla luce della tue esperienze personali vissute in Terra d’Albione, hai qualche consiglio da dare ai giovani in procinto di sbarcare a Londra / nel Regno Unito?

Pensateci bene e se davvero decidete di partire non scoraggiatevi. Ne ho visti tanti andar via dopo i primi mesi e quindi dopo, paradossalmente, aver superato la parte peggiore! É dura, è durissima ma a differenza dell’Italia, se vi rimboccate le maniche da qualche parte arriverete.

Ultima domanda: dove e come ti vedi tra dieci anni?!

Bella domanda. Un po’ anacronistica… il buon Monti disse che i giovani devono essere flessibili e che cambiare è stimolante… ritengo che continuerò a cambiare città, paese, lavoro finché non troverò la mia dimensione.

Intervista a Flavia Schiano: se sai farti valere Londra sarà tua ultima modifica: 2018-02-13T13:03:31+00:00 da Stefano Labbia

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