Edoardo Petrelli è un giovane imprenditore italiano pieno di energia e voglia di fare. Attivo nel mercato enogastronomico su territorio inglese, ho avuto il piacere di scambiare con lui questo breve botta e risposta in cui Edoardo parla di Londra, della sua velocità e della sua bellezza!
Benvenuto su Italiani a Londra, Edoardo! Chi sei? Presentati ai nostro lettori!
Sono Edoardo,ho 34 anni e sono di Genova. Con altri due amici e soci Genovesi ho deciso di aprire una societa’ di import/export di vini e cibi italiani a Londra. Ci chiamiamo SUPERBA WINES, perché “ Superba” e il soprannome con il quale Genova è conosciuta in tutto il mondo.
Sei un giovane imprenditore che ha avviato un’impresa nella Vecchia Britannia. Perché Londra? Perché l’Inghilterra?
Londra è la città che ti offre di piu al mondo. Qui è più facile fare business. In più gli inglesi impazziscono per i vini italiani!
Come vivi Londra? Come ti senti in “terra straniera”? Pensi che potrà mai diventare la tua “casa” – se già non lo è? Ma soprattutto… è stato difficile adattarsi ai ritmi della vita londinese?
Qui si sta benissimo. Città molto frenetica ma che ti ripaga sempre del duro lavoro.
Non la cambierei con nessuna citta’ al mondo!
Se potessi tornare indietro nel tempo, sceglieresti di nuovo Londra?
Assolutamente si. Sono arrivato qui per la prima volta dieci anni fa per imparare l’inglese ed è stata una scelta che mi ha cambiato la vita! Sono veramente grato a questa citta’ per tutto quello che mi ha dato.
Consigli per giovani (imprenditori e non) che vogliono trasferirsi nelle terre d’Albione?
Aprire una società a Londra è molto piu facile e veloce che in Italia. Ma non arrivate impreparati: studiate l’inglese prima di venire qui. So che sembra una banalità ma ho visto tantissimi italiani venire qui pensando di “spaccare ile mondo” e poi tornarsene a casa con la coda fra le gambe…
Dove ti vedi tra dieci anni?
Mi vedo sempre qui. Con una famiglia e con tanti sogni ancora da realizzare,ma con un pensiero sempre alla mia citta’ che mi ha dato tanto e che ho non dimentico…