Salve Simona! Benvenuta su ItLondra – Italiani a Londra e grazie per averci concesso quest’intervista! Iniziamo subito con la prima domanda: Chi è Simona De Leo? Presentati pure ai nostri lettori!
Ciao Stefano e grazie per questa opportunità!
“Simona è un illustratrice e graphic designer di 28 anni, originaria di Sava, un paesino in provincia di Taranto”.
Dopo il diploma al Liceo Artistico di Manduria mi sono trasferita a Bologna dove ho conseguito una laurea in Fumetto e Illustrazione presso l’Accademia di Belle Arti. Dopo pochi mesi dalla laurea, un po’ per caso ed un po’ per il bisogno di dover cambiare vita dopo aver perso mia madre, ad Ottobre 2014 ho deciso di trasferirmi a Londra. Senza molti piani o progetti ho comprato un biglietto solo andata ed eccomi ancora qui dopo quasi 4 anni.
Ma Londra (volendo l’Inghilterra in generale) è davvero meritocratica come dicono?
Londra é una cittá difficile, come tanti dicono: o la ami o la odi, non ci sono vie di mezzo.
Qui arrivano professionisti da tutto il mondo con cui confrontarsi. Sicuramente ci sono molte opportunitá ma allo stesso tempo anche molta concorrenza. La risposta alla tua domanda é: Si, qui la meritocrazia esiste o per lo meno posso confermarlo in base alla mia esperienza.
Sono arrivata in questa cittá senza nessuna conoscenza, nessun amico che mi introducesse ad un lavoro o mi aiutasse nella carriera. Non nego che gli sforzi e i sacrifici sono stati tanti, ma in 4 anni sono stata ripagata con molte soddisfazioni. Ho trovato il mio primo lavoro iniziando come ragazza alla pari per poi passare ad un miglior lavoro come nanny presso famiglie inglesi che mi ha permesso di risparmiare abbastanza e permettermi di preparare un buon portfolio che successivamente mi ha permesso di trovare il mio attuale lavoro come graphic designer ed iniziare i miei studi presso la Kingston University con un Master in Illustrazione. La soddisfazione piú grande sta proprio nel fatto che tempo, costanza e bravura sono stati sufficienti per raggiungere i miei obiettivi.
Argomento Brexit: qual’è la tua opinione personale in merito? Gli “Italiani a Londra” debbono davvero averne paura oppure no?
Brexit? Nulla di positivo… non vedo come possa giovare in alcun modo al paese. A mio parere politica e politici sono simili in ogni dove. Nei giorni delle elezioni si poteva realmente sentire la tensione ed ammetto che per la prima volta in quella occasione mi sono sentita in un “paese straniero” quando fin dal primo giorno qui mi sono sempre sentita a casa.
Ho molti amici inglesi che sono pienamente contro-Brexit e sono delusi quanto noi dei risultati.
Non credo che gli italiani debbano averne “paura”, però: quello che ha sempre reso e renderá Londra una grande cittá é proprio la sua multiculturalitá e questa é una cosa che non credo cambierá mai.
Un consiglio a chi sta per trasferirsi a Londra: cosa deve aspettarsi e cosa, assolutamente, no!
Il mio consiglio é di non venire a Londra ed aspettarsi che tutto sia facile e dovuto solo perché non é l’Italia.
Molto spesso sento di persone che vengono qui senza nessuna preparazione o senza sapere una parola di Inglese e lamentarsi di non trovare lavoro dopo una settimana.
Credo che le cose si debbano guadagnare e soprattutto qui, nessuno regala niente e nulla é dovuto.
Meritocrazia vuol dire anche questo: ottenere qualcosa se si é capaci e ci si impegna.
Quindi aspettatevi lavoro e sacrifici soprattutto agli inizi ma non arrendetevi subito perché le soddisfazioni arriveranno pian piano.
Non aspettatevi di dover camminare ogni giorno con l’ombrello, dopo tutto non é vero che a Londra non c’é mai il sole!
Dove (e come!) ti vedi tra dieci anni?
Dove mi vedo tra dieci anni… non ne ho idea, amo Londra ma allo stesso tempo ho il desiderio di rimettermi in gioco in un altra cittá e magari con un altra lingua straniera. Non ho ancora una destinazione prescelta, credo molto nel destino e che il corso degli eventi mi porterá da qualche parte senza che nemmeno me ne accorga, un po’ come é successo il giorno in cui ho comprato il mio biglietto per Londra.
Come mi vedo tra dieci anni… difficile dirlo, ma sicuramente l’idea che prende sempre piú forma nella mia mente é quella di collaborare con altri colleghi e mettere su una piccola agenzia creativa che si occupi di illustrazione e graphic design.