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Intervista a Matteo Merla: Londra mi ha dato tanto e lo darà anche a voi!

Benvenuto sulle pagine di ItLondra – Italiani a Londra! Grazie per averci concesso quest’intervista! Matteo Merla in dieci parole: chi è? Cosa fa? Che legame ha con Londra – l’Inghilterra?

Dal 2006 sono in Inghilterra e lavoro part time come arte psicoterapeuta nel NHS. Inoltre sono un pittore, scultore e “artista sociale”.

Perché Londra – l’Inghilterra? Cosa ti ha fatto dire “Si, parto”?!

Ho scelto Londra per la sua multiculturalità e per la sua fama di essere una città aperta, creativa e piena di opportunità per un giovane artista. Appena uscito dall’Accademia di Brera volevo solo farmi conoscere come artista e dipingere.

Londra mi ha dato questo e ben altro in realtà: mi ha dato l’opportunità di poter “evolvermi” in qualsiasi momento, perché offre tutto (ad un prezzo ovviamente…).

La Terra d’Albione mi ha anche supportato durante momenti duri, con le sue mille luci e mille strade da esplorare… eventi gratis dove si conosce sempre qualcuno di interessante e poi la musica, i pub, le mostre…

Qual’è il tuo pensiero sulla Brexit? Ti aspettavi che vincesse il “Leave”? Come pensi che cambierà il mondo del lavoro (ma anche il lato culturale…) di Londra e del Regno Unito nel suo insieme?

Sinceramente non mi aspettavo la vittoria del “Leave” e mi ricordo di essermela un po’ presa: c’era una strana atmosfera quei giorni in città…

A volte sono un po’ preoccupato: già prima della Brexit, i prezzi dei beni primari erano (e continuano…) ad aumentare. Gli stipendi invece no e a dirla tutta i servizi pubblici, una volta tanto efficienti, stanno peggiorando! Le case poi sono carissime: la gente è stanca e non sorride quasi più… Sarà colpa della Brexit? O sarà il mondo?

Ma la Vecchia Britannia è davvero terra meritocratica? Sui forum e sui social leggo spesso scontento e malumore… Alcuni lamentano turni di lavoro pesanti e condizioni di vita non eccelse… Qual’è la verità?

Beh io devo dire che ora come ora sono molto soddisfatto del mio lavoro: mi piace molto ma prima di ringraziare l’Inghilterra sento di  dover ringraziare i miei genitori che sono sempre stati dalla mia parte.

Pur avendo completato un master e diversi corsi post-graduate in UK non è stato facile arrivare dove sono ora. Come dicevo lavoro nell NHS (servizio sanitario pubblico) come “arte terapeuta” in un’unità speciale per traumi psicologici. Essendo un lavoro molto ambito e competitivo è veramente difficile trovare lavoro nel settore. A me è andata bene ma ho dovuto davvero “provare” quanto valevo, lavorando anche gratis a volte. Bisogna essere proattivi a Londra.

Inizialmente ho fatto un po’ di tutto: il pizzaiolo, il venditore di occhiali da sole a Spitalfield market, poi ho avuto un negozio per due anni tramite il comune dove potevo esporre, vendere quadri e dipingere a tempo pieno. Poi ancora il lavoro clinico a Londra con bimbi disabili, bimbi terminali, orfanotrofi, ospizi… e poi gli ospedali e le prigioni psichiatriche. E ancora con una NGO inglese in Palestina nei campi profughi di Betlemme e Jericho: ho lavorato con i rifugiati e con vittime di attacchi terroristici… Ho esposto in molte mostre e gallerie perfino alle olimpiadi di Londra e poi in Brasile. Insomma ho sempre lavorato ma ho avuto tante soddisfazioni… Sono molto contento della mia esperienza qui.

Le differenze tra il “mondo italiano” e quello anglosassone sostanzialmente quali sono?

Da dove cominciare..

Il cibo!!!!!! Il cielo, il lago, la famiglia, gli amici di un tempo, la cultura, il caffé in piazza e il panino dalla bottega all’angolo. La schiettezza italiana… la signora “Maria” che ti racconta del vicino… personalmente a me manca tutto questo!

Un consiglio (o più di uno!) ai giovani che vogliono affrontare l’avventura inglese – lavoro o studio che sia? Cosa assolutamente non devono aspettarsi?

Se avete un sogno nel cassetto allora vi consiglio di venire qui a realizzarlo: conosco un sacco di gente che lo ha fatto e lo fa (per inciso: non sarà facile comunque!!!)

Se venite solo per il lavoro, non saprei cosa dirvi ragazzi… I tempi sono cambiati… Sarò sincero, in una settimana potreste  avere un contratto a tempo indeterminato, questo è vero e per molti è già oro!

Purtroppo anche io, vedo sempre di più, condizioni di lavoro terribili e turni disumani ma è anche vero, come ho detto, che Londra offre molto e c’e’ posto per crescere un po’ ovunque.

Good Luck!!!

Matteo Merla (www.matteomerla.com).

Intervista a Matteo Merla: Londra mi ha dato tanto e lo darà anche a voi! ultima modifica: 2018-04-24T09:48:34+01:00 da Stefano Labbia

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