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Misteri e leggende

Sherlock Holmes e il Dr. Watson, due italiani a Baker Street

Sherlock

Sherlock Holmes, il detective più famoso del mondo è stato interpretato anche da un attore italiano.

Abita al n.221 di Baker Street il personaggio creato dalla penna e dalla fantasia, ma nemmeno troppa,  di Sir Arthur Conan Doyle: Sherlock Holmes, il detective più famoso di tutti i tempi,  come lui stesso ama definirsi.

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Sherlock Holmes, creato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle

Lo scrittore scozzese forse si ispirò a se stesso nel  creare l’amico inseparabile da affiancare all’investigatore. Sir Arthur Conan Doyle era infatti un medico chirurgo e brillantissimo. Si narra che ad ispirargli invece il personaggio di Sherlock fu il suo professore, insegnante e mentore  il dottor Joseph Bell.  Dalla mente eccezionale, in pochi sanno che fu tra i consulenti medico legali chiamati ad effettuare le ricognizioni sui cadaveri delle vittime di Jack lo Squartatore.  Sir Arthur, con i i suoi libri, è stato il primo a dare vita così alla nascita del “Thriller medico”.

Una serie italiana

Per gli appassionati del genere sicuramente è un piacere sapere che tra oltre settanta attori (mai nessun personaggio è stato così recitato ed il record è tutt’ora imbattuto) interpreti di  Sherlock Holmes ed il Dott. Watson, la “Coppia del  giallo” per eccellenza, ci sono stati anche due attori italiani.  Nando Gazzolo nei panni di Sherlock Holmes e Gianni Bonagura in quelli di John Watson,  in una mini serie televisiva di due avventure,  in una produzione Rai del 1968.

Se siete collezionisti o curiosi, sappiate che la miniserie fu trasmessa a partire da venerdì 25 ottobre 1968 alle ore 21.05. sul Secondo Programma della RAI[1]    . E’ stata pubblicata integralmente in due DVD distinti dalla Fabbri Editori, nel 2009, all’interno della collana “Gli sceneggiati Rai Giallo & Mistero” . Potete trovarla gratuitamente negli archivi del sito della Rai http://www.raiplay.it/.  Sul sito troverete inoltre  tutta la produzione televisiva e le messe in onda dei programmi (Andate all’indice A/Z oppure selezionate tramite le categorie) dalla sua fondazione ad oggi. Se paghiamo il canone ci sarà un perché.

 

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Londra è la capitate del noir e del mistero

Il n°221 di Baker Street

Oggi al mitico n. 221 di Baker Street  la casa di Sherlock Holmes è un museo, meta ogni anno di turisti e appassionati. E’ una via dal fascino straordinario se consideriamo che questo semplice indirizzo è  il più famoso al mondo.  Pensate che tra cinema e televisione è  presente in oltre duecento pellicole e lo potete raggiungere usando la tube londinese, alla stazione di Baker street, raggiungibile tramite la Circle Line e la Hammersmith & City Line.  Fine della storia? No.

Sherlock Holmes è esistito davvero, ed era italiano.

Era un italiano, di madre irlandese, fu un detective di Manchester, il più famoso dell’epoca vittoriana. Si chiamava Jerome Caminada, viso gioviale e pacato dallo sguardo deciso, acciuffò centinaia di criminali e risolse casi davvero impossibili.  Era lui il vero Sherlock Holmes.

Lo scrive Angela Buckley nella biografia dedicata al grande poliziotto,  «The Real Sherlock Holmes», uscita in Gran Bretagna nel 2014.  Esattamente come il personaggio inventato da Arthur Conan Doyle, Jerome usava la sua arguzia,  la scienza e amava i  travestimenti. Conosceva i bassifondi perché ci era cresciuto, si serviva di una fitta rete di informatori. Aveva davvero la sua nemesi simile a quella di Sherlock nei panni del Professor Moriarty ,  un abile criminale che alla fine il nostro Jerome riusci ad assicurare alla giustizia. Alla fine della carriera in polizia si mise in proprio come investigatore privato, coincidenze ? Forse…

Ma leggendo tutta la storia mi piace dedurre che Sir Arthur, leggendo sui giornali dell’epoca le abilità di questo detective di origine italiana, abbia fatto un’associazione di idee tra le sue esperienze di vita. Da questa sintesi, con il suo genio creativo, abbia dato vita al più grande ad appassionante detective letterario di tutti i tempi.

“Una volta eliminato l’impossibile ciò che rimane, per quanto improbabile, dev’essere la verità”.

Sherlock Holmes e il Dr. Watson, due italiani a Baker Street ultima modifica: 2017-11-22T15:00:22+00:00 da Mara Austen Diamanti

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